La nuova cava di calcare nei pressi de Monte Maiurro, almeno per il momento, non si farà. Il Comune di Cori ha provveduto a diffidare la ditta Cave Lepini Spa dal procedere all'espianto dei 360 olivi presenti nell'area interessata, che avrebbe dovuto precedere l'inizio dell'attività di cavazione autorizzata dagli uffici della Regione Lazio con Determinazione dell'11 Novembre 2015, n. G13844.
Il Comune di Cori ha infatti concluso il procedimento avviato il 02/12/2015 per la revoca dell'autorizzazione ad espiantare gli alberi di oliva, protocollata all'Ente da Cave Lepini Spa il 06/05/2010 e avallata dal conseguente nulla osta riguardante il vincolo idrogeologico rilasciato dal Dipartimento Territorio e Urbanistica della Pisana in data 14/08/2009.
L'autorizzazione è di fatto decaduta per il mancato esercizio dell'espianto entro i tre anni dalla data di rilascio del nulla osta regionale, come espressamente indicato nello stesso. Né i lavori sono iniziati entro i termini più favorevoli dei tre anni dall'autorizzazione all'espianto previsti dal successivo indirizzo regionale contenuto nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 13 del 12 Gennaio 2012.
Cave Lepine Spa potrà ora perseguire la via della giustizia amministrativa oppure richiedere una nuova istanza al Comune di Cori. L'Amministrazione comunale di Cori invece ha già impugnato davanti al T.A.R. l'autorizzazione regionale all'apertura della nuova cava ed ha inoltrato alla Pisana una relazione sui motivi ostativi all'avvio dell'attività, compresi quelli inerenti il vincolo idrogeologico.
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