Quando, nell'estate del 1887, il giovane poeta scozzese John Henry Mackay si imbatté nel nome di Max Stirnere nella sua opera L'Unico e la sua proprietà, fu come folgorato da un incomparabile desiderio di approfondirne la conoscenza. E fu così che, con grande entusiasmo, dedicò molti anni della sua vita alla ricerca di tutte le fonti possibili, sia testimoniali che documentarie, per realizzare una biografia, per raccogliere i testi, per perpetuare la memoria, insomma per togliere dall'oblio quell'oscuro filosofo, morto in povertà e ormai dimenticato da tempo.
Quella del Mackay rimane a tutt'oggi l'unica biografia attendibile di Max Stirner. Ne curò tre successive edizioni, negli anni 1898, 1910, 1914. Quest'ultima viene qui utilizzata per la prima traduzione pubblicata in lingua italiana. Quella pubblicata da Bibliosofica Editrice, perciò, colma una lacuna, in quanto un'opera scritta con così grande passione merita di essere conosciuta, soprattutto perché apre un velo più "umano" rispetto alla imponente bibliografia stirneriana, incentrata quasi esclusivamente su studi e ricerche di preminente carattere filosofico.
Max Stirner, pseudonimo di Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 – Berlino 1856), filosofo tedesco. Sue opere principali: "L'Unico e la sua proprietà" (1845), "Scritti minori e risposte ai critici dell'Unico" (1842-1847), "Storia della reazione" (2 voll., 1852).
John Henry Mackay (Greenock 1864 – Charlottenburg 1933), scrittore tedesco di origine scozzese. Sue opere principali: "Tempesta" (raccolta di poesie, 1888), "Gli anarchici" (1891), "Max Stirner" (1898), "I cercatori di libertà" (1920).
Uscita: gennaio 2014
Pagine: 228
Formato: cm 15×21
Prezzo: 13 euro
ISBN: 978-88-87660-38-8
Traduzione: Claudia Antonucci
Per info sulla Casa Editrice, visitare www.bibliosofica.it
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