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mercoledì 2 maggio 2012

Perreras spagnole, Ue annuncia studio nel 2014




Comunicato stampa 2 maggio 2012

 

Perreras spagnole, l'Ue annuncia uno studio nel 2014

 

Il Commissario Ue John Dalli risponde all'interrogazione di Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) sullo scandalo delle perreras in Spagna. Nel 2014 l'Ue condurrà uno studio su cani e gatti. Zanoni: "Primo passo. Ma abbiamo bisogno di una direttiva Ue con standard di tutela obbligatori"

 

"Nel contesto della nuova Strategia europea sul benessere degli Animali, la Commissione condurrà nel 2014 uno studio sul benessere dei cani e dei gatti. Sulla base dei risultati, la Commissione esaminerà se siano necessari ulteriori attività nel debito rispetto dei principi di sussidiarietà". Questa è la risposta della Commissione europea all'interrogazione di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell'intergruppo Benessere degli Animali, sullo scandalo delle perreras spagnole, dove centinaia di cani soffrono e muoiono ogni giorno.

 

"L'annuncio di uno studio da parte della Commissione è sicuramente una buona notizia, ma quello di cui abbiamo bisogno è un impegno più concreto dell'Ue nel contrasto a tutte le forme di maltrattamento di cani e gatti di tutta Europa – commenta Zanoni – Non rincuora nemmeno sapere che le perreras spagnole non hanno ricevuto finanziamenti diretti da parte dell'Ue. Quello di cui c'è bisogno è una vera e propria direttiva europea che stabilisca standard minimi di tutela e preveda sanzioni esemplari per i trasgressori". Zanoni sottolinea l'esigenza che l'articolo 13 del trattato di Lisbona, che definisce gli animali come esseri senzienti, venga esteso ben oltre i settori di agricoltura, pesca, trasporti, mercato interno, ricerca e sviluppo tecnologico, "affinché includa ogni animale vivente in tutto il continente".

 

Zanoni ha ribadito il concetto in commissione Petizioni (PETI) al Parlamento europeo il 24 aprile in occasione della presentazione di ben sei petizioni internazionali sull'esportazione illegale di cani e gatti randagi dalla Spagna, l'istituzione di un quadro giuridico dell'Ue per la protezione degli animali randagi e senza dimora (Oipa) e il maltrattamento di cani e gatti in Romania.  "L'articolo 13 deve essere giuridicamente valido. Inoltre bisogna inserire il vincolo delle otto ore massime nei trasporti di animali vivi e gli assunti della dichiarazione scritta sulla gestione della popolazione canina nell'Ue approvata dal Parlamento lo scorso ottobre". "E' possibile che ci siano direttive europee che regolano il trasporto ma non il migliore amico dell'uomo?", ha domandato in commissione l'Eurodeputato.

 

Zanoni, oltre del caso delle perreras spagnole, si è occupato anche dello scandalo della legge ammazza cani in Romania e della strage di randagi in vista dei campionati di calcio europeo in Ucraina. "I casi di maltrattamento di cani e gatti sono purtroppo ancora troppo frequenti in Europa e lungo i suoi confini – conclude l'Eurodeputato – L'interesse dimostrato dai cittadini europei, come dimostrano queste sei petizioni, alcune di oltre centomila firme, è un segno tangibile di quanto ci sia bisogno di una direttiva europea sulla tutela di tutti gli animali senza alcuna discriminazione".

 


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