UN 1° MAGGIO FRA TIMORI, PROBLEMI E SPERANZE
La Festa del Lavoro si celebra in un momento di forti difficoltà e di enormi preoccupazioni.
Per i giovani in cerca di prima occupazione, per quanti lo hanno perso, per i tanti che temono per il futuro.
Poche le speranze, se non quelle di pensare ad un'Italia diversa, più giusta, più serena, più coesa.
Un'Italia nella quale la giustizia sociale e la democrazia vadano di pari passo.
Nella quale si recuperino i valori morali e la politica sia vista come servizio agli altri.
In questo momento non posso che rifarmi a Sandro Pertini e a quanto ebbe a dire: " Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è libertà. La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana".
Nel suo ricordo…Buon 1° maggio!
Beppe Tassone
Nessun commento:
Posta un commento