Comunicato stampa 25 aprile 2012
Finning, basta deroghe ai cacciatori di squali
La Commissione ENVI del Parlamento europeo approva a larghissima maggioranza la relazione sul finning di Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV). "Basta deroghe a questa pratica orribile. Adesso la commissione Pesca rispetti la nostra indicazione"
"La Commissione ENVI ha approvato a larghissima maggioranza (52 presenti di cui 50 favorevoli, 2 contrari e 0 astenuti) il divieto a tutte le deroghe alla pratica del finning". Lo fa sapere Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, membro della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare nonché relatore del relazione "sulla proposta di Regolamento relativo all'asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci". "Gli interessi della pesca allo squalo non possono causare la loro scomparsa dai mari europei". L'Europa è al secondo posto a livello mondiale per numero di catture di squali.
Si tratta della barbara pratica dell'asportazione delle pinne degli squali a bordo dei pescherecci (finning), squali che vengono poi rigettati in mare privi di pinne e a volte ancora in vita. Zanoni, relatore del parere per ENVI, ha fortemente sostenuto con il suo rapporto la proposta della Commissione europea di vietare ogni ricorso alle deroghe, oggi consentite, e ha chiesto più controlli e l'applicazione della nuova regolamentazione anche ai pescherecci non europei. "Il larghissimo appoggio della commissione Ambiente al mio rapporto dimostra quanto il problema sia reale e sentito – commenta l'Eurodeputato – Per questo ho voluto rafforzare il testo della Commissione con una serie di emendamenti volte a contrastare il finning con tutti i mezzi possibili". Tra questi, ritroviamo l'allargamento dei controlli a tutti i pescherecci attivi nelle acque marittime dell'Unione (e non solo a quelli europei), e l'obbligo per gli Stati membri di fornire, nelle loro relazioni annuali destinate alla Commissione, informazioni più dettagliate sugli sbarchi di squali (l'identificazione delle specie catturate, la quantità di esemplari, il peso totale per ogni specie e le zone di pesca).
"Occorre monitorare minuziosamente anche la qualità dei controlli effettuati, in modo da fornire alla Commissione informazioni più precise e complete sulle ispezioni e le sanzioni applicate nei vari Stati membri", aggiunge Zanoni. L'Eurodeputato sottolinea ancora una volta l'importanza che tutti gli squali siano portati a terra con le pinne ancora attaccate al corpo. "I fortissimi interessi legati al mercato di pinne di squalo destinate principalmente al mercato Hong Kong e della Cina, quale elemento base della ricercatissima zuppa cinese, non devono causare la scomparsa di questi animali dalle nostre acque – conclude il leader animalista – La loro sopravvivenza non ha prezzo".
Sul progetto di parere "sulla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1185/2003 del Consiglio, relativo all'asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci" approvato oggi dalla commissione ENVI, si dovrà esprimere la commissione competente Pesca (PESC) il 30 maggio. Il Parlamento europeo voterà prossimamente l'intero Regolamento nella sessione di luglio.
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