Pesaro. Chiediamo ai giornalisti di venire ad assistere al processo contro gli operatori umanitari del Gruppo EveryOne
Pesaro, 26 aprile 2012. Domani - 27 aprile - alle 10.30 del mattino i difensori dei diritti umani Roberto Malini e Dario Picciau saranno davanti al giudice presso il tribunale di Pesaro per rispondere di "interruzione di un'operazione di polizia", fatto che secondo la procura sarebbe avvenuto nel dicembre 2008. Il magistrato aveva condannato i due co-presidenti del Gruppo EveryOne con un decreto penale, una forma di condanna detentiva (commutata in una pesante multa) che avviene senza processo e senza che gli imputati abbiamo il diritto alla difesa. Esiste solo in Italia, perché il diritto alla difesa è uno dei diritti fondamentali della persona. Gli attivisti umanitari hanno presentato opposizione. Questo caso vede due difensori dei diritti umani processati per il loro lavoro umanitario; anche durante i fatti in oggetto, hanno eseguito le prescrizioni di un agente di polizia, in attesa di compiere un intervento umanitario, già previsto, verso tre giovani Rom in difficoltà, fermati dall'agente (mentre il suo collega consumava un panino in auto) per uno degli innumerevoli controlli cui sono sottoposti i Rom a Pesaro. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la Commissione Europea, FrontLine (la principale organizzazione internzionale che tutela gli operatori umanitari), Union Romani e tante altre organizzazioni per i diritti umani hanno protestato contro queste procedure giudiziarie cui sono sottoposti i co-presidenti di EveryOne, costretti a sostenere spese gravose per la difesa e per la convocazione dei propri testimoni, che sono richiesti dai giudici anche a distanza di più di tre anni e a volte risiedono all'estero. La procura di Pesaro ha da poco archiviato un procedimento per "calunnia", aperto dalla stessa procura, in cui si prospettava una condanna a sei anni di carcere per gli operatori umanitari Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, per aver scritto nel loro sito che la sottrazione di bambini Rom da parte dei servizi sociali, motivata da povertà, è un abuso. Questo il crimine per cui sono stati portati in giudizio e costretti a spese spropositate, che li hanno obbligati a togliere risorse (le proprie risorse, perché il gruppo si autofinanzia) a casi umanitari. Non è finita, perché sempre da Pesaro e sempre da un'istituzione, l'Ospedale, un altro procedimento penale - "diffamazione" - colpisce i tre operatori umanitari, sempre per il loro lavoro umanitario, stavolta a tutela di una paziente Rom. Nonostante il Gruppo EveryOne avesse un incarico ufficiale da parte di un ufficio del Parlamento Europeo (con dossier per il Consiglio d'Europa, che di fatti rilevava una serie di abusi), per monitorare il trattamento da parte delle Istituzioni verso la comunità Rom in Italia e nonostante un successivo un accordo con l'Ospedale, che si impegnava a garantire cure ai pazienti Rom come a tutti gli altri cittadin , il processo prosegue. Si noti come tutti coloro che sottopongono a tale pressione gli operatori umanitari di EveryOne lo facciano a spese dello Stato. E' possibile assistere all'udienza di domani, 27 aprile 2012, anche per i giornalisti. Noi saremo lieti di vedere rappresentanti della stampa. Nel frattempo, vi invitiamo a leggere nel Facebook di Roberto Malini ( http://www.facebook.com/profile.php?id=100002018019376 ) le manifestazioni di solidarietà che ci raggiungono da tutto il mondo. Grazie.
Nela foto, da sinista: Roberto Malini, l'ex europarlamentare Viktoria Mohacsi, Dario Picciau
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