Con preghiera di farla girare tra i giornalisti, sarebbe importante pubblicare la petizione o parte di essa sui quotidiani perché mercoledì 11 maggio la Commissione per i diritti umani del Senato sarà al CIE di Santa Maria Capua Vetere.
Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande, Roberto Saviano.
Lunedì 2 maggio, al seguito dei senatori Annamaria Carloni (PD) e Mario Perduca (Radicali), siamo entrati nel Centro di Identificazione ed Espulsione di S. Maria Capua Vetere dove sono recluse 102 persone di nazionalità tunisina. Già con una posizione fortemente critica verso il ricorso a luoghi del genere per gestire un'emergenza umanitaria, abbiamo constatato insieme agli altri visitatori che nel CIE in questione la situazione è oltre ogni tollerabilità in termini di diritti umani e di condizioni igienico sanitarie. Così, in collaborazione con la Rete Antirazzista Campana e il Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta, abbiamo scritto una petizione al Ministero dell'Interno per la chiusura del CIE di S. Maria Capua Vetere e per un trattamento democratico delle persone lì segregate. La petizione è sottoscrivibile al sito http://www.firmiamo.it/liberimigranti
Con tale petizione, il cui testo integrale alleghiamo alla presente lettera, si chiede:
L'immediata chiusura del Centro di Identificazione ed Espulsione di S. Maria Capua Vetere al fine di riservare un trattamento democratico delle persone lì senza motivo detenute e cessare l'umiliante situazione che, lungi dall'affrontare l'emergenza attuale, sta soltando creando un assurdo meccanismo di uomini trasformati in bestie e in aguzzini.
La valutazione equa, condotta caso per caso da parte degli organi incaricati, del riconoscimento di protezione umanitaria per le 102 persone recluse con un'illecita procedura che viola l'articolo 13 della Costituzione.
Chiediamo inoltre che la stessa disposizione di chiusura venga estesa agli altri Centri di Identificazione ed Espulsione in cui i profughi della recente emergenza del Nord Africa sono reclusi senza le necessarie condizioni igieniche e sanitarie e senza il rispetto delle procedure previste dalla legge.
La petizione è promossa da Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande e Roberto Saviano.
Finora, in tre giorni, vi hanno aderito 321 persone tra artisti, intellettuali e personaggi pubblici tra cui:
Fabrizio Gifuni, Nicola La Gioia, Toni Servillo, Gianni Berengo Gardin, Paolo Mereghetti, Valeria Parrella, Giacomo Panizza, Marco Martinelli, Helena Janeczek, Roberto Koch, Roberta Carlotto, Vittorio Giacopini, Edoardo Brugnatelli, Carlo De Maria, Rodolfo Sacchettini, Fausta Orecchio, Stefano Liberti, Enzo Ferrara, Stefano Trasatti, Roberta Mazzanti, Costantino Cossu, Silvia Dai Pra', Maria Salvati, Adriano Prosperi, Gianni Volpi, Luca Rastello, Giovanni Maria Bellu, Maria Nadotti.
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