sul campo di concentramento si Tarsia.
Le Ferrovie della Calabria hanno concesso l'uso di un locomotore d'epoca.
L'attore Francesco Reda nel cast del Film "Ferramonti - Il campo nella palude" del regista Salvatore Lo Piano; Reda affiancherà, da co-protagonista, l'attore Alessandro Benvenuti. In pool position, nel cast, resta il nome di Luigi Lo Cascio, ancora non confermato. Un film storico che racconta la terminazione degli ebrei, girato in uno dei luoghi più tristi della shoah, Ferramonti di Tarsia. Le riprese dovrebbero iniziare in estate; considerevole l'apporto dato dalle Ferrovie della Calabria, che hanno concesso in uso una delle loro locomotive a vapore, pezzo di grande importanza storica. Dopo l'incontro con il regista Salvatore Lo Piano, in occasione della Giornata della Memoria, a Francesco Reda la proposta di leggere la sceneggiatura da parte del regista ed accettare il ruolo. «Sono lusingato per questa proposta – ha riferito a noi di Gazzetta del Sud l'attore Francesco Reda – ho letto la sceneggiatura ed ho accettato di fare parte del cast, la sceneggiatura, come difatti sostiene il regista Lo Piano, si basa su testimonianze vere, ripercorre vita e stati d'animo degli internati, dei loro sorveglianti e della popolazione locale, che con essi ebbe contatti umani e di reciproca solidarietà. Il "campo buono", diventa così una comunità nella comunità, in quella Calabria di metà Novecento, indigente ed arretrata, tanto da elevare, paradossalmente, lo status sociale del territorio, in forza alla presenza di maestri, intellettuali, artisti e soprattutto dei tanti medici ebrei a cui, i contadini della zona e gli abitanti dei paesi limitrofi, si rivolsero per essere curati. Fugato il dubbio dell'ennesima storia di deportati ebrei dall'epilogo atroce, Ferramonti rappresenta, forse senza volerlo, per la sua collocazione geografica e alla condizione politica e sociale, un luogo dimenticato: "la faccia buia della luna" conosciuta da pochi addetti ai lavori del regime. Neanche la guerra e i criminali nazisti, per intenderci, ne conobbero l'esistenza. Fato, volontà o semplice disinteresse verso uomini e territorio? L'inospitale palude malarica, sede del più grande campo di concentramento mai realizzato in Italia, è talmente invisibile, così come l'intera Calabria, tanto da costituire un deterrente che terrà lontano gli internati dalle camere a gas. Francesco Reda sarà inoltre prossimamente su Rai Uno nella prima puntata della fiction "Cugino e Cugino" con Giulio Scarpati e Nino Frassica già in pubblicità sulla rete. E, in teatro, dopo lo strepitoso successo di "Molto rumore per nulla" a fianco di Franco Oppini, è già al lavoro per lo spettacolo "Briciole di luce" per la regia di Natale Filice dove sarà il protagonista. Ancora, corre l'obbligo ricordare che il fascinoso artista cosentino è il direttore artistico di Mon-Alto teatro. Gazzetta del Sud lo aveva già incontrato durante il casting di "Qualunquemente" di Antonio Albanese, scelto dalla Film Commission Calabria a dirigere le operazioni delle selezioni del cast, e incuriositi chiediamo cosa ne pensa della pellicola attualmente in vetta alla classifica Cinetel: «Senza dubbio Albanese è un grande artista, ma devo dirti che da calabrese sono molto molto rammaricato per il film... Cetto La Qualunque è uno stronzo, ma sincero, fiero d'esserlo. Un figlio di C...alabria! Il cinema è uno strumento potentissimo (forse il più potente) per comunicare. Beh, devo dire che ho visto il trailer e ho deciso di non andare a vedere il film. Non mi fa ridere affatto uno che ha deciso di prendere in giro i calabresi in maniera così grottesca. I calabresi sono tanto altro, sono quelli presenti a migliaia a Reggio Calabria il 25 settembre scorso a manifestare contro la 'ndrangheta. Dal punto di vista artistico è un film pieno di talento. Non solo quello strepitoso, davvero eccellente, dell'attore Albanese, ma di un cast d'altissimo livello quando ho curato io il cast non pensavo fosse così grottesco».
Ufficio stampa
Davide Giglio
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