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Regione Salento? Un doppione per giustificare inefficienza e creare nuove clientele
Lecce, 13 Agosto 2010. Negli ultimi tempi e' stata ripresentata l'iniziativa di creare la Regione Salento. Tranne qualche isolato caso di coerenza, la proposta esce fuori solo quando a governare la Regione e' un presidente non salentino. Il nuovo ente locale dovrebbe comprendere le province di Lecce, Brindisi e Taranto. A dire dei promotori le differenze socio-culturali tra le tre Province ed il resto della Regione sono tali che solamente la creazione di questa nuova istituzione potrebbe dare effettivo slancio a quei territori. Non s'ignora il dibattito che mette le radici in tempi lontani – gia' nell'assemblea costituente s'avanzarono proposte in tal senso – tuttavia una visione pragmatica della situazione attuale porta a concludere che al di la' di sbiaditi campanilismi, la proposta appare anacronistica e dannosa. Chi paga? I cittadini e il buon diritto, ovviamente:
- creare ex novo la struttura di un ente che non esiste non e' cosa da poco;
- la tempistica non certo breve –visto e considerato che per la creazione sarebbe necessaria una legge costituzionale– non gioverebbe alla risoluzione di problemi che chiedono risposte immediate. I tempi biblici della sanita', la gestione degli enti locali, le tasse locali che aumentano mentre diminuisce la qualita' dei servizi: tutti problemi che, evidentemente, devono trovare soluzione nell'immediato;
- considerato come sono gestiti dai partiti gli enti locali, la nuova regione servirebbe solo a creare una piu' vasta clientela per gli attuali predatori del diritto e della buona amministrazione.
L'impressione e' che l'adesione di certa classe dirigente a questa iniziativa sia dettata piu' dalla volonta' di scaricare la propria ininfluenza ed inefficienza su altre istituzioni che da quella di impegnarsi in azioni utili al benessere pubblico: uno scaricabarile tipicamente italiano. Una politica di ampio respiro guarda ai problemi cercando soluzioni efficaci, immediate ed economiche, non lasciandosi andare a costosissime retoriche autonomiste buone solo a dare visibilita' ed aumentare il proprio potere clientelare.
Alessandro Gallucci, delegato Aduc-Lecce
via di Porcigliano n. 46, tel. 339.7855670 fax 0832.245557 (servizio consulenza su appuntamento o mercoledì ore 17-19)
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