-- COMUNICATO STAMPA --
Subiaco, ospedale Angelucci tra carenze e difficoltà. Marco Orsola (Idd): "Fondamentale garantire adeguati standard di assistenza ai cittadini"
Il responsabile dell'Italia dei Diritti per la Valle dell'Aniene parla della difficile situazione in cui versa la struttura ospedaliera più importante della vallata.
ROMA, 11 FEBBRAIO 2020 "L'ospedale Angelucci di Subiaco è indubbiamente il centro di assistenza medico-ospedaliera di riferimento per i molti cittadini della zona. Il punto di primo intervento che spesso è stato cruciale per la vita di molti pazienti. Mancanze e criticità devono quindi essere affrontate con urgenza e risolutezza evitando polemiche inutili e poco costruttive". Lo afferma Marco Orsola, responsabile dell'Italia dei Diritti per la Valle dell'Aniene e Presidente dell'Unione dei Comuni della Valle del Giovenzano. "Gli aiuti della Regione - continua -, che pure hanno scongiurato la chiusura della struttura prevista dal decreto n.80 del 2010, non bastano a garantire livelli di efficienza e funzionalità in grado di soddisfare i bisogni dei molti utenti". Il complesso, infatti, fa parte del raggruppamento Asl Roma 5 e raccoglie, solo nel suo distretto, oltre trentaduemila residenti distribuiti in ventuno comuni. Nonostante l'elevato bacino di utenza, dunque, l'ospedale può contare soltanto su 29 posti letto per acuti attivi. La carenza di personale medico e paramedico è evidente: dallo scorso gennaio risultano in servizio solo quattro medici nel pronto soccorso e anche l'organico del reparto chirurgia ha subito un drastico ridimensionamento. Il centro di Subiaco, poi, è l'unico dei cinque presidi dell' Asl Roma 5 ad essere dotato di un'ambulanza-navetta attiva solo otto ore al giorno (a fronte delle 24 degli altri complessi), ed è anche il solo che detiene lo status di struttura ospedaliera montana viste le difficoltà logistico-strutturali che si incontrano nel raggiungere in breve tempo gli altri centri di riferimento. Anche i progetti presentati dalla Asl Roma 5 durante lo scorso anno mostrano la loro carenza: su un budget di quasi 6 milioni stanziati, solo il 2,5% è finito a sostenere interventi destinati alla manutenzione del presidio sublacense. Una situazione dunque di totale squilibrio e precarietà. "Il primo passo da compiere - conclude l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - è quello di istituire un tavolo di confronto con il Presidente della Regione, l'Assessore alla Sanità e il Direttore Generale della Asl Roma 5. Bisogna focalizzare l'attenzione sull'importanza che il complesso ospedaliero di Subiaco riveste nel territorio. Aiuti e sovvenzioni sono necessari per garantire un servizio assistenziale dignitoso soprattutto in quelle zone, come la nostra, dove è oggettivamente più complicato sviluppare sistemi di cura alternativi".
Nessun commento:
Posta un commento