L'Istituto Comprensivo Statale 'Cesare Chiominto' ha accolto tra i suoi progetti extracurriculari 'Mani in pasta', il rodato corso di nonna Matilde, cuoca professionista per oltre 40 anni, oggi in pensione, che si diletta a tramandare il suo sapere artigianale che rischia di scomparire per sempre. Sono coinvolti un centinaio di studenti delle classi II e IV della scuola primaria 'Don Silvestro Radicchi' di Giulianello, per un totale di 30 ore a venerdì pomeriggio alterni.
Ai provetti pastai le volontarie dell'Associazione culturale 'Chi dice donna' stanno insegnando a fare la pasta a mano, come facevano i pastari e le massaie di una volta, armati di ingredienti semplici e genuini, di mattarello e spianatora, e tanta creatività. Durante le lezioni gli allievi sfoglini apprenderanno le tecniche e i segreti della lavorazione manuale della pasta. Verranno forniti utili consigli per la scelta delle materie prime e delle attrezzature e per la preparazione dei condimenti.
Diverse generazioni all'opera in cucina, in un tripudio di odori e colori, un mescolarsi di profumi ed emozioni forti ed autentiche. Un gioioso ritorno al passato per un'alternativa occupazione futura, in un presente in cui tra mancanza di tempo ed invasione di paste alimentari, sta scomparendo la bellezza della manualità e dell'artigianalità. 'Una mano di riguardo' è riservata alle tipicità del territorio, anche in un'ottica di recupero e valorizzazione delle tradizioni locali.
Dopo i primi appuntamenti si vedono già alcuni risultati: ogni incontro è una grande festa, dove regna l'allegria, la curiosità e la complicità. Ai figli si sono unite numerose mamme che partecipano con lo stesso giovanile entusiasmo. I ragazzi non vedono l'ora di tornare a casa per cucinare e mangiare in famiglia i loro manufatti. Non sazi si rimettono ad impastare, riscoprendo, oltre ad un antico mestiere, che è arte culinaria, un motivo in più di condivisione con i genitori.
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