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sabato 22 gennaio 2011

Canicattì, cuccioli infilzati e poi bruciati

Lei, signor Antonio Corbo, sindaco di Canicattì, può tollerare che una simile crudeltà, un simile reato  avvenuto nel suo territorio, rimanga impunito?
Chiliamacisegua crede non sia possibile.
Per questo le chiediamo di fare luce su questo orrore incommentabile, ingiustificabile, al di là della umana comprensione, compiuto a Canicattì. E di stanare simili criminali, perchè si tratta di criminali veri, affinchè abbiano la punizione che si meritano.
Grazie
Chiliamacisegua
 
 
L'art. 544 ter del nostro codice penale prevede  che "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione  ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti  o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche  è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa  da 5.000 a 30.000 euro".
 
 
 
I fatti
 
 

Canicattì, ore 9:20 Un altro sconcertante episodio di violenza sugli animali si è verificato nel nostro paese. Ignoti minorenni hanno prima infilzato sei cuccioli di cane appena nati e poi, dopo averli cosparsi di liquido infiammabile, li hanno bruciati. L'orribile episodio è avvenuto presso la chiesa della Divina Misericordia, ex Chiesa di San Calogero. Un contributo determinante per ricostruire l'episodio potrebbe derivare dagli impianti di videosorveglianza che esistono nella zona. Gli autori del vile gesto, qualora venissero identificati, rischiano grosso dal punto di vista penale, considerando che esiste una legge che tutela gli animali.

 

 

Sindaco di Canicattì

image

Vincenzo Corbo

 

 

A

brambilla_m@camera.it;

martini_f@camera.it;

tutela.animale@sanita.it;

info@lacoscienzadeglianimali.it;

gabinetto.sindaco@comune.canicatti.ag.it;

redazione@canicattinotizie.net;

 

 

Senza dimenticare questo episodio  successo sempre a Canicattì finito nel dimenticatoio

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1985008

Seviziano e impiccano yorkshire...Ragazzini seviziano e impiccano un cane
Canicattì, la scena è stata filmata dalle telecamere di sicurezza del municipio. L'Enpa: fatto sconcertante

MILANO - Prima lo hanno seviziato, poi gli hanno tolto la vita impiccandolo ad una maniglia. Il tutto davanti all'occhio elettronico della fotocamera di un telefono cellulare. La vittima è un piccolo cane di razza yorkshire; gli aguzzini sono tre ragazzini siciliani e a compiere materialmente l'impiccagione è stato il più piccolo dei tre, di soli nove anni (i «complici» che hanno effettuato le riprese ne hanno invece 13 e 15).

I FILMATI - A loro i carabinieri sono arrivati dopo aver visionato le telecamere installate dal Comune sulla villa comunale di Canicattì, nei pressi della quale si sono verificati i fatti. Dalle registrazioni video è emerso che ad uccidere il cane è stato un bambino di 9 anni che si è fatto filmare con un telefono cellulare dai due complici di 13 e 15 anni. Per tutti è scattata la segnalazione alla Procura dei Minori che adotterà le misure del caso.

«FATTO CHE LASCIA SGOMENTI» - «Quanto accaduto a Canicattì - commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Ente nazionale protezione animali - è un fatto sconcertante che lascia sgomenti per la giovanissima età dei tre bambini. Ci si chiede quali condizioni esistenziali possono aver portato tre minori a compiere un'azione talmente efferata che certamente non mancherà di lasciare traccia su di loro, anche negli anni a venire. Questo episodio dimostra quanto sia indispensabile una maggiore tutela dell'infanzia».

MACABRA MODA - Non è la prima volta che dei giovani vengono sorpresi a torturare animali e non è la prima volta che certe gesta vengono immortalate in un video. In YouTube, uno dei principali siti per la condivisione di filmati, digitando le parole «cane impiccato» si arriva ad un video relativo ad un macabro ritrovamento di un cane ucciso appunto per impiccagione a Sant'Agata di Militello, nel Messinese. E molti sono i video di episodi analoghi provenienti da diverse parti del mondo. Resta ora da vedere quali saranno le decisioni dei giudici dei minori relativamente al caso di Canicattì. Tutti i giovani coinvolti nella vicenda sono però di età inferiore ai 14 anni e per questo non punibili.

 

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