COMUNICATO STAMPA
Condannato "Il Giornale" a pubblicare rettifica Casa della Cultura Islamica di Via Padova a Milano
Il Direttore de "Il Giornale" Mario Giordano è stato condannato dal Tribunale di Milano a pubblicare la rettifica inviata dal Direttore della Casa della Cultura Islamica Dr. Abdallah Kabakebbji.
La vicenda riguarda la pubblicazione di un articolo a firma di Alberto Giannoni avvenuta su "Il Giornale" il 18 marzo 2009.
Nell'articolo si accusava Abdallah Kabakebbji di essersi proclamato Direttore della Casa della Cultura e che i suoi membri avessero occupato abusivamente un immobile.
La Casa della Cultura inviava una rettifica a il Giornale, smentendo tali accuse. Ma il Direttore Mario Giordano si rifiutava di pubblicarla.
Il Tribunale di Milano, ha quindi accolto la domanda della Casa della Cultura, intimando al Direttore Mario Giordano la pubblicazione della rettifica.
<< E' stata ristabilita la verità – è stato il commento del Direttore della Casa della Cultura Islamica Onlus Abdallah Kabakebbji – non ho mai compiuto alcun abuso, ma sono stato eletto nel corso di una regolare assemblea. La Onlus che dirigo rispetta le regole, persegue la tolleranza e la legalità, valori nel cui rispetto continueremo ad agire per portare avanti le nostre iniziative culturali a sostegno del confronto e della integrazione. Infine – ha precisato Kabakebji – respingiamo ogni tentativo di strumentalizzazione e di divisione al nostro interno, specie se con l'uso malevolo dei mezzi di informazione".
Il difensore di Kabakebbji, l'esperto di diritto dell'informazione Luca Bauccio, ha manifestato soddisfazione per la decisione del Tribunale commentando "spero che questa decisione contribuisca a porre fine alla persecuzione mediatica ed alla campagna stampa perpetrata con manifesta aggressività nei confronti delle comunità musulmane ed islamiche. I direttori dei giornali hanno il dovere di pubblicare le rettifiche inviate e non possono certo sindacare sulla loro pubblicazione, il loro è un preciso obbligo. Il Dr. Kabakebbji è stato presentato in modo screditante e offensivo, mentre invece è persona corretta, motivata da sincera passione civile. Agiremo contro il Giornale per il risarcimento dei danni, ma intanto è bene che il Tribunale abbia ricordato a tutti che i diritti vanno rispettati, senza arbitrii e discriminazioni ".
Milano, lì 21 maggio 2009
Media & Diritto
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