In occasione di Photofestival 2018 e quarant'anni dopo la pubblicazione dell'ultimo disco di Demetrio Stratos con gli Area (1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!), ERRATUM di Milano rende omaggio a uno dei simboli degli anni '70 con una serie di fotografie di Silvia Lelli e Roberto Masotti a cura di Sergio Armaroli, Claudio Chianura e Steve Piccolo.
"Pugni chiusi", è ovvio. La voce degli Area, certamente. Ma Stratos è stato molto di più: un grande interprete rock, uno sperimentatore senza limiti, un ricercatore, un militante, un uomo carismatico e vitalissimo. E con lui, nel 1979, se n'è andato anche lo spirito del Movimento, sepolto nel concerto di commemorazione dell'Arena di Milano, dove tutti volevano esserci, ma decine di musicisti e 60.000 spettatori non sono bastati a riempire un vuoto incolmabile. Ancora oggi.
Nello spazio di "consistenza poetica" di Erratum si vuole colmare "quel vuoto" ideale attraverso lo sguardo, con le immagini di Silvia Lelli e Roberto Masotti, e con l'attenzione all'ascolto in una (ri)lettura della voce in-cantata e suonata di Demetrio Stratos, attualizzando una pratica aperta e politica del "fare musica": traduzione di un "fare pensiero" con la presenza del corpo nel processo della Storia (e di tutte le storie). Saranno presenti anche alcuni altri materiali su Demetrio Stratos gentilmente concessi dalla moglie dell'artista, Daniela Ronconi.
Spazio di ascolto e sperimentazione, ERRATUM si presenta al pubblico come un laboratorio di idee dove la contaminazione tra le arti e il loro incontro con la musica porta a risultati inaspettati proponendosi come punto di riferimento per creativi, musicisti, poeti e artisti. Comunicazione della mostra a cura di MADE4ART di Milano.
Lelli e Masotti: courtesy 29 Arts In Progress gallery - Milano.
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