Carlo Spinelli IDD: liste civiche per progetto comune o interesse?
Parla il coordinatore provinciale romano e candidato presidente alla regione Lazio per l'Italia dei Diritti Carlo Spinelli " Non vedo dove sta il problema se all'interno delle liste civiche trasversali ai partiti ci sia qualcuno che professi la propria fede politica".
Roma 29 Novembre 2017: Il documento firmato da 203 sindaci dei comuni del Lazio a sostegno della candidatura e rielezione dell'attuale governatore della regione Nicola Zingaretti ha suscitato un vespaio di polemiche. " Non ci vedo niente di male se un sindaco espressione di liste civiche sostiene una candidatura a governatore per le prossime consultazioni regionali – a parlare è il coordinatore provinciale romano dell'Italia dei Diritti Carlo Spinelli nonché candidato presidente alla regione Lazio del movimento stesso – anche se il candidato in questione appartiene ad una precisa fazione politica. Mi riferisco alle polemiche che sono esplose dopo la firma da parte di 203 sindaci dei comuni laziali di un documento a sostegno del governatore uscente Nicola Zingaretti, e tra questi ci sono primi cittadini espressione di liste civiche trasversali ai partiti che racchiudono quindi esponenti sia di sinistra che di destra o di centro. Gli accordi tra le liste, soprattutto a livello locale, si fanno basandosi su un programma di governo comune, ecco quindi spuntare alleanze anomale come ad esempio a Lariano dove il Sindaco PD Caliciotti ha al proprio interno esponenti della destra locale in particolare di Fratelli d'Italia, oppure – continua Spinelli – , ad Ariccia dove Di Felice è stato eletto in una grande coalizione civica che racchiude personaggi di varie fazioni politiche sconfiggendo la coalizione guidata dal PD e adesso appoggia proprio il governatore espressione del PD dimostrando in questo caso obiettività di pensiero ed onestà intellettuale andando oltre gli steccati della politica, a Grottaferrata dove una coalizione civica che va da sinistra a destra a sostegno del primo cittadino Luciano Andreotti ha trovato l'appoggio del forzista Adriano Palozzi consigliere regionale di opposizione nell'attuale consiglio regionale laziale. Ed è proprio da Grottaferrata che sono partiti i primi mal di pancia con Palozzi che annuncia l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza. Quello che mi chiedo è se il sostegno di Andreotti a Zingaretti cambi qualcosa sul programma di governo della cittadina da lui governata; credo proprio di no. Allora perché togliersi dalla maggioranza? Perché rischiare una crisi di governo che potrebbe avere ripercussioni anche gravi sulla città? Quando si fanno queste alleanze che vanno oltre i partiti politici si sa che il rischio è quello poi di non trovarsi d'accordo sulla politica nazionale o regionale, l'importante però è che a livello locale si porti avanti il progetto al quale si è creduto al momento di firmare gli accordi di governo. Ecco perché – prosegue Carlo Spinelli – trovo del tutto inutili e strumentali le polemiche nate in alcuni comuni dopo l'uscita del documento incriminato soprattutto poi perché firmato dai sindaci a titolo personale e non a nome della coalizione. Le liste civiche sono esempio di un modo nuovo di fare politica almeno a livello locale che guarda oltre gli steccati rigidi del partitismo – conclude Spinelli – ma evidentemente qualcuno ( che vorrebbe fare nuova politica ) la pensa ancora alla vecchia maniera infischiandosene delle ripercussioni negative che alcune scelte possono avere nei comuni e che inevitabilmente poi andranno a ricadere sui cittadini, scelte dettate dai personalismi a scapito del bene della collettività".
Ufficio stampa Italia dei Diritti Provincia di Roma
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