Giornalista: Pensa che le emozioni siano tutte utili o ve ne siano alcune da evitare nel limite del possibile?
Andrea Brusa: …le emozioni sono tutte utili. Chi inizia a scagliare le pietre contro la rabbia… mi fa venire la rabbia! E grazie alla rabbia che si muovono le montagne, si menano le rivoluzioni e si ferma un malvivente… La rabbia è MOLTO sana… quello che è certamente meno sano è come la manifestiamo… soprattutto se ricade su altre persone e o sul nostro corpo! La gioia è fantastica invece… piace a tutti e ci dimentichiamo di viverla! … Poi c'è la tristezza che scanseremmo volentieri.
Giornalista: Sembra che in lei a causa del suo vissuto personale ribollino spesso emozioni contrastanti.... Ritiene corretta la mia interpretazione?
Andrea Brusa: Beh... Non esattamente... In ogni caso ritengo ci sia un mondo di vissuti dentro di noi e vorrei mettere l'attenzione sulle possibilità che abbiamo e che ci diamo di allenarci a vederle, viverle, gestirle e nutrire e scegliere al meglio quelle più funzionali per la nostra qualità di vita. Per questo condivido questo racconto breve per arricchire la visione di quante energie, secondo me, sprechiamo a schiacciare le emozioni.
Dentro ognuno ci sono due lupi, uno "buono"/funzionale l'altro "cattivo"/meno funzionale al benessere della vita, se noi nutriamo quello cattivo dandogli tutto quello che c'è di brutto nell'uomo, è inevitabile che la persona sarà quello che compie. Nessuno dice di schiacciare, annullare, reprimere la rabbia… certo però che se smetto di alimentare emozioni di quel tipo e con loro la mia paura di vivere, potrebbe essere che inizio così a nutrire la gioia? … e così vivo meglio?
"Nonno, perché gli uomini combattono?"
Il vecchio, gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma.
"Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo. Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
"Quali lupi, nonno?"
"Quelli che ogni uomo porta dentro di sé."
Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, il vecchio che aveva dentro di sé la saggezza del tempo riprese con il suo tono calmo.
"Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo."
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
"E l'altro?"
"L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede."
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità ed al suo pensiero.
"E quale lupo vince?"
Il vecchio si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
"Quello che nutri di più.."
Gionalista: Grazie per l'emozione donataci.
Andrea Brusa: Grazie a lei.
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