"È stato convocato per il prossimo 20 luglio, il Tavolo nazionale della filiera cerealicola". Questa la risposta del sottosegretario Giuseppe Castiglione all'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Giuseppe L'Abbate (M5S) in Commissione Agricoltura a Montecitorio. Mentre la guerra del prezzo imperversa, alla Camera di Commercio di Foggia va in scena la protesta dei produttori che porta la Commissione a non riunirsi ed a lasciare il prezzo invariato rispetto alla scorsa settimana, il Governo fornisce la medesima risposta rilasciata lo scorso 2 marzo ad un medesimo question time, presentato sempre dai deputati 5 Stelle.
"La risposta del ministero dell'Agricoltura non può essere sempre 'il tavolo di filiera' – commenta stizzito Giuseppe L'Abbate (M5S) – Sono mesi che, a detta del Governo, questo tavolo di filiera dovrebbe essere la panacea di tutte le storture del comparto cerealicolo ma sinora risultati non se ne vedono. Anzi, osservando il suo stesso assordante silenzio, vien da pensare che al ministro Maurizio Martina forse non interessi risolvere il problema. Come è chiaro ai più oramai, infatti, nonché come testimoniano i dati del primo semestre 2016, è in corso una vera e propria speculazione visto il discostamento tra i prezzi di semola e di grano duro. Del resto, se non si sa quanto grano viene prodotto, quanto ne viene importato, quanto esportato, quanto stoccato, quanto trasformato – continua il capogruppo 5 Stelle in Commissione Agricoltura – se non si sa nulla, se non si hanno informazioni, sulla base di cosa viene quotato il prezzo del grano?! Appare sempre più ovvio che, in questo scenario, la parte che viene totalmente schiacciata è quella più debole, ovvero quella dei produttori. Per questo, abbiamo approvato la legge che istituisce le Commissioni Uniche Nazionali (Cun) in sostituzione delle vecchie Borse merci: il Governo attivi la Cun sul grano duro e solo così avremo dati e trasparenza di informazioni per contrattazioni veritiere dei prezzi. A marzo scorso ci avevate parlato del 'Tavolo di filiera' e ora ci rispondete alla stessa identica maniera, nulla invece sul decreto delle Organizzazioni dei Produttori (OP) che avevate promesso o sui 10 milioni di euro per 'la realizzazione di azioni concrete e specifiche per il settore cerealicolo'. Dopo mesi nessuno sa quali siano queste azioni ed è un mistero che fine abbia fatto questo stanziamento di fondi. Siamo davvero rammaricati – conclude Giuseppe L'Abbate (M5S) – e nulla lascia presagire che il Governo si rende finalmente conto della drammatica situazione che sta vivendo l'intero comparto cerealicolo".
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