Dopo l'incontro con Ester Rizzo, che ha raccontato le vicende delle donne vittime del tragico rogo di New York, che il 25 Marzo 1911 divorò la fabbrica di camicette alla moda Triangle Waist Company, la rassegna di scritture al femminile 'Smemorie', nata dalla collaborazione tra le associazioni 'Il Ponte', 'La Stazione' e 'Toponomastica Femminile', con la partecipazione dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cori, propone un altro appuntamento con la Storia.
Domenica 6 Marzo, alle ore 17:00, a Giulianello di Cori, presso la Delegazione Comunale, verrà presentato il libro 'L'eccidio di Roccagorga' (Atlantide Editore), scritto da Eleonora Piccaro che sull'argomento ha steso anche la sua tesi di laurea in storia contemporanea alla Facoltà di Sociologia presso l'Università La Sapienza di Roma. Insieme all'autrice interverrà lo scrittore ed editore Dario Petti, già autore di diverse opere su importanti fatti storici locali.
Secondo Antonio Gramsci se la scintilla da cui divampò la 'Settimana rossa' del Giugno 1914 si ebbe ad Ancona, "l'origine reale fu l'Eccidio di Roccagorga, tipicamente 'meridionale', e che si trattava di opporsi alla politica tradizionale di Giolitti, ma anche di tutti gli altri partiti, di passare immediatamente per le armi i contadini meridionali che elevassero anche una protesta pacifica contro il malgoverno e le cattive Amministrazioni di tutti i governi".
Il 6 Gennaio 1913 a Roccagorga, durante una manifestazione di contadini contro la cattiva amministrazione comunale, l'esercito aprì il fuoco causando la morte di sette persone, tra cui due donne e un bambino, e il ferimento di altre quaranta. Il giovane direttore dell'"Avanti!" Benito Mussolini per settimane dedicò alla tragedia rocchigiana inchieste, articoli e titoli memorabili: uno di questi, 'Assassinio di Stato', gli costerà un processo a Milano.
Eleonora Piccaro ricostruisce gli eventi che si svilupparono tra il 1913 e il 1922, seguendo le vicende di tutti i protagonisti, attraverso documenti degli archivi giudiziari, della polizia e della stampa dell'epoca. Una pagina storica significativa per il movimento contadino e operaio italiano, che fece luce sulle dure condizioni di vita dei braccianti del basso Lazio e che cambiò per sempre l'identità politica del piccolo paese lepino.
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