A R T E S PA Z IO
La Vaccarella
Vicolo della Vaccarella 12, 00186 Roma
Mostra Personale di Renato Costrini
Still Lifes
14/28 aprile 2012, Orario 16,30/19,30
Ore 18,00 Cocktails
Intervento critico di Alessio Brugnoli
Le Nature Morte di Renato Costrini
"E' difficile per me descrivere l'Arte di Renato Costrini: da una parte, essendo un mio caro amico, le mie parole potrebbero apparire di circostanza, un elogio falsato dai momenti di vita trascorsi assieme.
Dall'altra parte, è proprio la pittura di Renato ad essere complessa, capace di sfuggire ad ogni definizione: un testo, per quanto ricco ed articolato, non può racchiudere la pluralità di linguaggi ed emozioni che vivono nelle sue opere.
Forse la definizione più esatta di Renato può essere quella di esploratore della forma, capace di analizzare diversi linguaggi e ricombinarli in un caleidoscopio, specchio della complessità della vita.
Eppure un filo conduttore unisce la sua pluralità di stili e di temi: ciò che Heidegger definiva il problema dell'Essere.
Se l'Essere consiste nella possibilità di mutare e divenire, di trasformare in atto ciò che è in potenza, la Morte, negazione di questa possibilità, gli impone di accettarla come "orizzonte in cui si iscrive la sua vita".
La Cultura tradizionale, o con la Religione o con la Filosofia, ha cercato di esorcizzare l'angoscia davanti al non essere, di tranquillizzare gli uomini con la speranza della vita oltremondana. La società contemporanea e postmoderna, al contrario, dinanzi alla Morte preferisce fare come lo struzzo dinanzi al pericolo, nascondendo la testa sotto la sabbia ed ignorando la sfida che questa pone.
Heidegger considera sbagliati e falsi entrambi questi approcci: l'essere per la morte, invece richiede all'uomo di progettarsi sapendo qual' è la possibilità estrema che gli appartiene, ossia sapendo che non può solidificarsi su nessuna delle situazioni esistenziali raggiunte.
Ed è questo che esprime Renato nella sua pittura, spesso utilizzando la metafora della barca. Una riflessione del nostro viaggiare nel Mondo, sino all'estremo orizzonte, cogliendo la bellezza delle sfide che le tempeste ci pongono e dei cangianti riflessi sulle onde del mare.
Tutto ciò vive anche nelle sue Nature Morte: non veicoli di simbologie e di memento mori, come avveniva nel Barocco, ma espressione evidente dell'Essere, sottratto alla tirannia del tempo.
Come diceva Cèzanne
Tutto ciò che vediamo si disperde, se ne va. La natura è sempre la stessa, ma nulla rimane in lei di ciò che appare. L'arte deve dare il brivido della sua perennità. Dobbiamo farla gustare come eterna
I quadri di Renato sono questo: dichiarazioni di fiducia nell'eternità della Vita, al di là della transitorietà dei singoli elementi che la compongono
Trascendere l'individuo, per evocare l'Assoluto…"
Alessio Brugnoli
Info:
renatocostrini@alice.it
www.renatocostrini.it
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