Cari amici,
trascorse le celebrazioni del ventennale del 1989, rimangono intatte l'importanza e l'attualtità della riflessione su quell' indimenticabile passaggio d'epoca.
Bisogna, d'altra parte, aver sempre presente che di Ottantanove ce ne furo due: quello "europeo" , connotato dal crollo del Muro e dalla fine dell'era di Yalta e della "Guerra fredda", e quello cinese. Segnato- quest'ultimo-dai gravi e sanguinosi fatti di Tien an men, il cui senso politico (al di là del dramma umano che con quella repressione si consumò) fu quello della scelta di uno sviluppo, foriero certamente di poderosi risultati economici e materiali, ma scisso dal riferimento ai valori della democrazia e dei diritti umani.
Come ripensare a due decenni di distanza alla lezione dei "due Ottantanove"?
E' la domanda attorno a cui ruota la riflessione "plurale" della sezione monotematica del nn. 466-467 di "Testimonianze" (a cura di Andrea Giuntini, di Simone Siliani e di Severino Saccardi) che, il prossimo 18 Marzo, alle ore 17, 30, alla Feltrinelli International di Firenze (Via Cavour 12), verrà presentato dal vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, dal responsabile Esteri de "L'Espresso", Gigi Riva e da chi scrive.
All'iniziativa saranno presenti anche alcuni degli autori che, con i loro interventi, hanno contribuiro alla realizzazione del volume Pechino/Berlino: i due Ottantanove.
E' un' occasione di incontro, dialogo e confronto, alla quale siete cortesemente invitati e che con voi spero di poter condividere.
Grazie per l'attenzione. Saluti cordiali
Severino Saccardi