Dal blog di Alemanno la notizia, attesa, dell'accordo tra Bernard Charles Ecclestone, l'imprenditore britannico che, di fatto, ha definito e reso azienda l'impero sportivo della Formula 1, e la Sias, la società che gestisce l'autodromo brianzolo, accordo che garantisce l'appuntamento con il Gran Premio automobilistico di Monza fino all'anno 2016. La firma è, quindi, un segnale inequivocabile della volontà, per entrambe le parti, di mantenere il circuito nella città lombarda a prescindere dalla presenza prossima del Gran Premio per la Roma Capitale. Coesistenza possibile, quindi, e cadrebbero, così d'un tratto, qualsiasi accusa o qualsivoglia critica lanciata negli ultimi tempi all'amministrazione comunale romana, di voler mettere in discussione il Gran Premio d'Italia a Monza, allo scopo ultimo di regalare beneficio, esclusività, profitto al solo circuito romano.
Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lo aveva ripetuto più volte, e oggi, finalmente, le sue dichiarazioni ritrovano i riscontri e le conferme dovute: le accuse sono totalmente prive di fondamento e l'ennesimo emendamento della Lega contro il Gran Premio di Roma non ha alcuna ragione d'essere, un incomprensibile e inaccettabile tentativo di interferire nella vita interna della città. Dal 2012 o al massimo dal 2013, l'Italia potrà vantare l'invidiabile situazione di avere ben due Gran Premi di Formula 1 sul proprio territorio, manifestazioni sportive che rafforzeranno e incrementeranno la promozione turistica e la valorizzazione commerciale del nostro Paese.
Il Gran Premio di Roma è un nuovo indotto necessario per l'economia nazionale, in termini di turismo locale, occupazione, investimenti, una condizione estremamente favorevole per risollevare l'immagine e le tasche del Paese e non un evento concorrente nato al solo scopo di fagocitare storia e successi del Gran Premio d'Italia. Roma lo sa, in tanti, purtroppo, non riescono ancora a capirlo.