Inviare un SMS a Londra dal primo Luglio costa meno che inviare un SMS in Italia al nostro vicino di casa. E per assurdo, se si compra una sim estera e la si usa in Italia, si risparmia sul costo degli SMS. La condotta del cartello delle compagnie telefoniche ora rasenta l'incredibile arrivando al paradosso. La rete si ribella e passa all’azione: su FacciamociSentire.com indetto uno sciopero degli SMS contro gli operatori telefonici per sabato 1 agosto.
La Commissione Europea ha imposto dal 1 luglio 2009 un tetto massimo di 11 centesimi al costo degli SMS inviati fra gli stati membri che, comprese tasse, arrivano ad un massimo di 13,2 centesimi di Euro. Prontamente tutti gli operatori telefonici Italiani hanno cavalcato l'onda, inviando un SMS ai loro clienti con una comunicazione il cui senso e': "Caro cliente, grazie al tuo operatore che ti vuole tanto bene, dal 1 luglio spenderai meno per gli SMS dall'italia verso i paesi della Comunita' Europea e viceversa", guardandosi bene pero', dallo specificare la naturale conseguenza, cioe' il paradosso: "Ricordati pero' che i prezzi degli SMS spediti all'interno dei confini non avra' alcun tetto e quindi questi potranno essere piu' cari di quelli inviati da o verso altri paesi europei". Salvo poi uscire con promozioni SMS allettanti ma a termine.
A parte il prendersi il merito di una conquista dei consumatori ottenuta grazie alla Commissione Europea guidata da Vivian Reding (ma gli operatori telefonici sono abituati a farlo... come ad esempio nella vicenda dell’abolizione dei costi di ricarica) rimane questo controsenso ovvio e logico, che evidenzia come le autorita' Italiane abbiano poca possibilita' o scarsa volonta' di difendere i consumatori. Se infatti fino al 30 giugno 2009 per inviare un SMS da Milano a Londra si potevano spendere anche 40 centesimi o piu', spendendo 15 centesimi per inviare un SMS all'interno dei confini Italiani, ora quanto dovrebbe costare un SMS domestico? Se un minuto di telefonata costa, esagerando, 20 centesimi occupando un ampia quantità di banda di trasmissione dell'operatore telefonico, in proporzione, (visto il peso minimo di un SMS di 160 caratteri e quindi l’esigua occupazione di banda e di canale) per gli SMS il costo dovrebbe essere pari ad uno zero, una virgola, e poi ad una infinita’ di zeri prima di arrivare a mettere un uno.
Poi si scopre addirittura, che un SMS ha un costo per gli operatori telefonici esattamente uguale a zero, questo perche' il messaggio viaggia nel segnale di controllo che i telefonini e le antenne si scambiano in continuazione a prescindere dalla presenza o meno di SMS. E' per questo motivo infatti, che gli SMS hanno il limite dei 160 caratteri: se fossero piu' lunghi, non potrebbero sfruttare questa trasmissione a costo zero per gli operatori, e a ulteriore riprova di questo fatto, gli SMS "lunghi" oltre i 160 caratteri, altro non sono che SMS "standard" tagliati e riassemblati una volta arrivati a destinazione. Questa notizia, apparsa anche sul New York Time il 26 Dicembre 2008, ovviamente in Italia non e' stata pubblicata. A conti fatti, gli operatori telefonici ci hanno fatto spendere, solo nel 2008, 2 Miliardi di euro per inviare SMS che al loro sono costati "zero".
Appare evidente come la Commissione Europea, cosi' lontana da noi, riesca ad imporre un tetto anche agli operatori italiani, mentre le nostre autorita' “nazionali” lasciano che gli SMS domestici costino piu' degli SMS verso l'estero. Attendiamo quindi speranzosi, che gli operatori rivedano questa loro posizione che crea un paradosso davvero singolare. "Altrimenti ci arrabbiamo"...e per il 1 agosto "FacciamociSentire.com" indice lo sciopero degli SMS, proprio per protestare contro questa paradossale situazione.
La notizia ha già iniziato a diffondersi in rete e se all’inizio le adesioni allo sciopero e la firma alla petizione, indetti al link www.facciamocisentire.com/sciopero-sms , erano solo alcune decine, col passaparola dei bit sono diventate qualche centinaio arrivando a superare il migliaio. Se la rete puo’ mettere a dura prova regimi totalitari in Iran e in Cina, riuscira’ a scalfire il cartello delle compagnie telefoniche?
Per maggiori informazioni e adesioni all'iniziativa, visita www.facciamocisentire.com/sciopero-sms