Come affermato da Koichiro Matsuura, direttore generale dell'Unesco," più del 50% delle 7000 lingue parlate nel mondo rischiano di scomparire nel corso di qualche generazione. Attualmente meno di un quarto di esse viene usato nelle scuole e nella rete e la maggior parte è usata solo sporadicamente. Migliaia di lingue - sebbene usate come mezzo di comunicazione quotidiano da vaste popolazioni - sono assenti dai sistemi educativi, dai mezzi di comunicazione, dalle pubblicazioni e dalla vita pubblica in generale".
I parlanti della lingua internazionale neutrale, esperanto, condividono il timore che l'umanità debba presto affrontare un impoverimento culturale disastroso. Questa perdita della diversità linguistica (che avviene molto più rapidamente della perdita della diversità biologica) ha già ispirato dei programmi internazionali come l'Educazione per Tutti (EpT) e si ritrova anche negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) approvati dalle Nazioni Unite nel 2000.
La Federazione Esperantista Italiana crede che il sostegno della lingua materna giochi un ruolo essenziale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, che tutti si ripromettono. Noi siamo perfettamente d'accordo che è necessario sviluppare e realizzare "politiche linguistiche che permettano a ogni comunità di usare la propria lingua materna il più ampiamente e frequentemente possibile, anche nell' educazione, e di apprendere altresì una lingua regionale o nazionale ed una lingua internazionale".
La situazione italiana a questo proposito non è delle migliori in considerazione della diminuzione di prestigio internazionale e di uso dell'italiano nell'ambito dell'Unione Europea, a cui si aggiunge una politica di insegnamento delle lingue straniere nelle scuole italiane che, in dispregio delle direttive europee sull'insegnamento delle lingue, tende a ridurle al solo inglese in omaggio ad una idea di mercato globale già in declino.
Come rappresentante della comunità dei parlanti della lingua internazionale esperanto, comunità diffusa in tutto il mondo e che per più di un secolo ha presentato un esempio di efficace comunicazione interculturale, la Federazione Esperantista Italiana riafferma il suo deciso convincimento della necessità di un plurilinguismo di alto livello basato sulle lingue materne, su una pluralità di lingue straniere ed invita tutti a studiare i meriti della lingua internazionale esperanto come soluzione sostenibile nel lungo periodo per una comunicazione equa in Europa e nel mondo.
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