Ristorante 1978
A Roma la tavola che ha memoria: racconto i miei primi quarant'anni con una festa per i sensi.
Mercoledì 23 maggio 2018 Stefano Cocco apre la "Porta Rossa" del suo Ristorante 1978. Inizia, così, un nuovo capitolo della propria vita scritto a via Zara 27, nello storico quartiere di Porta Pia, la Porta romana che ha fatto breccia nella Storia e anche nel suo cuore.
"Il lusso è un'esigenza che comincia dove la necessità finisce"
-Coco Chanel-
1978-2018. Il Ristorante, era nella mia testa da tempo. Lo dovevo fare. Lo dovevo a me, prima di tutti. Lo dovevo a Lei, musa ispiratrice dei miei viaggi, passione di una vita, rimedio epicureo della mia esistenza: la Cucina.
Benvenuti al Ristorante 1978. Anzi, benvenuti nel 1978. Il mio, il vostro e quello onirico da memoria gustativa. In equilibrio fra Passato, Presente e Futuro va in scena uno spettacolo per i sensi, dove scoprire ciò che è introvabile, in un'atmosfera che permetta a ciascun ospite di cucirsi addosso le emozioni che vogliono vivere, o rivivere. Che cos'è il lusso se non estetica, bellezza, qualcosa di pregiato? Non "luce", inganno da falsa radice latina, ma "deviazione dal vivere comune", perché a tavola il lusso è sentirsi trattati da re. Il lusso è un insieme di percezioni uniche provate dai nostri sensi. I nostri cinque sensi. In un'epoca in cui il tempo da dedicare a sé è spesso la risorsa più scarsa, qui è proprio quella da valorizzare, la più preziosa. Ecoica, iconica, tattile, olfattiva e gustativa. Ristorante 1978 incarna "le memorie", quei cassetti che riempiamo da quando siamo molto piccoli, da cui tiriamo fuori ricordi senza i quali non potremmo costruirne di altri. "Cucinare è un atto di amore. Voglio compiacere i miei ospiti e appagare i loro sensi". Si manifesta sicura l'arte dell'ospitalità del padrone di casa, Stefano, il quale ha concepito un ristorante a misura d'uomo: non sette tavoli in un ristorante, ma sette ristoranti diversi e un elegante bancone dove mangiare, da soli o in compagnia, con affaccio sulla cucina a vista.
"Vivete ogni stagione al suo passaggio: respiratene l'aria, bevete il suo sapore, gustatene i
frutti e rassegnatevi a subire l'influsso di ciascuna"
-H. D. Thoreau-
Ristorante 1978 guiderà la vostra permanenza in un viaggio nel tempo scandito dal calendario solare. Saranno, infatti, le Quattro Stagioni a ispirare i piatti, in un ancestrale ritorno alla spontaneità della natura che vi permetterà di coglierne ogni suo frutto. Solstizi ed equinozi, si avvicenderanno con un grande senso armonico per osservare la dispensa da una prospettiva diversa, riscoprendone le sfumature, abbinando erbe e odori che Primavera, Estate, Autunno e Inverno offrono per valorizzare al meglio i prodotti legati al territorio. Così, quando Eolo soffierà il suo cambio di stagione, nuove suggestioni saranno evocate e, anche il menu vivrà di nuova arte: in un servizio "alla russa" ogni copertina, infatti, sarà d'autore e comunicherà la pittura dell'artista Marta Mangiabene. Cercare il meglio, in ogni dettaglio perché nel dialogo muto tra sala e cucina, l'ospite deve sentirsi accolto e accompagnato. Sobria e senza sovrastrutture la scelta dei menu degustazione da 3 – 5 – 9 – 11 portate, pensata per i palati più raffinati al fine di coinvolgere tutti i sensi.
La "Porta Rossa" della memoria è pronta a schiudersi. E voi? Siete pronti a ricordare con noi?
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