In questi giorni intensi che precedono il ballottaggio del 19 Giugno, a Roma e in particolare in ACEA si respira un'aria pesante. Salone del pubblico pieno di gente che reclama per bollette esorbitanti, annunci roboanti sui giornali relativi ai mercati finanziari in ansia qualora il sindaco eletto fosse 5 stelle, distacchi delle utenze senza criterio e senza alcun rispetto per la dignità umana che proseguono senza sosta. E' notizia di ieri, infatti, il distacco del contatore dell'acqua per morosità ad un disabile con invalidità certificata all'80% e che necessita di fare due medicazioni al giorno per non peggiorare la patologia. Una morosità che sarebbe disposto a saldare, se la sua pensione di invalidità di 400 euro al mese glielo consentisse. Il signore è infatti affetto da una grave patologia per la quale, come ribadisce il suo medico, ed è strettamente necessario per lui, disporre di acqua corrente per l'igiene, per non incorrere nel rischio di necrosi. Ed è notizia di oggi che un uomo ha minacciato di darsi fuoco nel Salone del pubblico di ACEA, per una bolletta di 450 euro per la quale non aveva disponibilità economica. L'uomo, dopo aver verificato con i dipendenti di ACEA la correttezza del conto, ha dato in escandescenza cospargendosi di gasolio e tirando fuori dalla tasca un accendino.
"Una situazione veramente pesante quella che si vive in ACEA" dichiara la deputata Daga "che sono soprattutto i cittadini romani a pagare sulla propria pelle. E' ora di avere coraggio e di cambiare davvero le cose in questa città!" "In questi tre anni" dichiara ancora la Daga "abbiamo provato tramite decine e decine di richieste di accesso agli atti, interrogazioni in tutte le sedi istituzionali, incontri più o meno a cordiali a reperire dati fondamentali per comprendere la gestione dell'azienda al 51% di proprietà del Comune di Roma, ma la trasparenza non è di casa. Per questo se domenica prossima Virginia fosse eletta nuovo Sindaco della Capitale, insieme, apriremo tutti i cassetti di questa azienda come di tutte le altre, difenderemo con le unghie e con i denti quel 51% del Comune, facendo in modo che il controllo torni davvero nelle mani dei cittadini con meccanismi di trasparenza reale e partecipazione sulle scelte, promuovendo l'apertura di sportelli al pubblico in tutti i municipi e riattivando il fondo per gli utenti indigenti" e dichiara ancora la Daga, che da alcuni mesi è anche piccola azionista di ACEA "Solo quando avremo reale cognizione di causa di quanto è successo in ACEA in questi anni, di come e in che modo sono stati spesi i soldi delle bollette pagate dai cittadini, allora potremo fare progetti e dichiarazioni da sottoporre alla città. Per ora chiediamo con fermezza che vengano ripristinate nell'immediato le utenze distaccate e venga garantito a tutti il quantitativo minimo vitale, che anche in base alla legge, deve essere mantenuto anche in caso di morosità"
L'acqua è un diritto umano e l' ACEA deve garantirlo!
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