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mercoledì 8 febbraio 2012

FERRAIOLI (Italia dei Diritti-Liguria): LA SPEZIA-Una città che attira e non una città che respinge come molti la dipingono.

La Spezia,lì 08 Febbraio 2012
 
Spettabile Redazione,
di seguito Vi trasmetto una breve nota stampa.
Nel ringraziarVi per la Vostra attenzione, colgo
l'occasione per salutarVi cordialmente.
Maurizio Ferraioli
Responsabile Regione Liguria
Italia dei Diritti
Tel.329-8256232
 
NOTA STAMPA
 
FERRAIOLI (Italia dei Diritti-Liguria): LA SPEZIA-Una città che attira e non una città che respinge come molti la dipingono.

 

Alle prossime elezioni amministrative, come già sottolineato, come Italia dei Diritti, sosterrò la candidatura di Massimo Federici in quanto mi ritrovo nelle sue idee e nei suoi programmi.

Un impegno,  il mio impegno che vorrà rivolgere  particolare attenzione  alle associazioni di volontariato nel settore sanitario, un momento dove le stesse devono riconquistare il proprio ruolo all'interno della sanità spezzina. Una popolazione ligure e spezzina di persone anziane con esigenze importanti e con la necessità di cure ed assistenza domiciliare nel cui segmento le associazioni di volontariato possono trovare un ottimo spazio abbattendo i costi e offrendo un servizio con un livello qualitativo alto. Ritrovare e rinforzare il rapporto con le associazioni cosiddette d'arma, composte da membri altamente professionalizzati nel settore della logistica che potrebbero, come in altre città italiane, dare un fattivo contributo alla crescita della nostra città ed all'organizzazione di eventi e/o manifestazioni anche al di fuori del loro scopo sociale. Rinforzare il rapporto con le associazioni aventi finalità ricreative, come ad esempio "Artisticando per le Vie" e numerosi artisti e musicisti che potrebbero a costo zero  contribuire alla rivitalizzazione delle quasi 100 piazze e dei quartieri della nostra città. Uno sguardo alla casa e all'edilizia di tipo popolare. In un momento in cui le casse sono quasi vuote l'identificazione di aree utilizzabili per tali scopi e l'assegnazione della costruzione in finance project a privati potrebbe smuovere il settore dell'edilizia e contribuire a mettere sul mercato immobili a canoni calmierati ed a prezzi d'acquisto più umani. Per non parlare dei numerosi progetti che potrebbero trovare forma a seguito di una concessione delle aree militari non utilizzate o sottoutilizzate.Il sistema del finance project utilizzato nell'edilizia popolare è un sistema usato in altri paesi europei all'avanguardia nella politica dell'walfare e con percentuale per noi impensabili intorno al 70%. Quando si parla di architettura spezzina catastrofica bisogna con cautela fare un passo indietro e ricordare quando la nostra città contava oltre 130.000 abitanti, quando era un richiamo per il lavoro, quando l'arsenale aveva migliaia di dipendenti, l'O.T.O. Melara dava lavoro ad un' indotto numeroso e le aziende di Stato nel settore della cantieristica navale lavoravano a pieno ritmo, in quel periodo a differenza del ponente ligure si predilesse i "palazzoni", perchè utili a dare un'abitazione ai numerosi abitanti del Comune. Oggi la crisi, l'evoluzione del mercato e la politica industriale hanno portato ad una notevole diminuzione degli abitanti ed alle possibilità di lavoro, la città rivalutando l'esistente si deve protendere verso un futuro diverso nel quale creare certezze per un futuro migliore per tutti. Non distruggendo ma valorizzando e pensando in maniera costruttiva possiamo invertire la rotta nefasta dovuta alla crisi internazionale ed al mutamento della politica industriale. Casa e lavoro, due argomenti importanti per i Cittadini di qualsiasi età. In una città dove si sta cercando di sviluppare la sua vocazione marinara, dove il nuovo water front, indipendentemente dalle polemiche e dalla possibilità di ridistribuire le volumetrie previste come accennato dal Sindaco all'ultimo incontro alla sala dante del 15.12.2012, sono una realtà, e bisogna pensare all'attrattiva che ciò costituirà ed alla grande opportunità di lavoro non solo nella sua costruzione. Una città che attirerà numerosi visitatori, turisti ed imbarcazioni da diporto ed oltre che diventare una show room a cielo aperto per eventuali acquirenti di nuove imbarcazioni degli attivi e noti cantieri spezzini, porterà un lavoro importante all'indotto legato alla manutenzione, ai porticcioli ed ai rimessaggi a terra che vanno incrementati e valorizzati anche come strumento turistico. Una città, La Spezia che potrebbe anzi deve diventare la meta di tanti turisti che dalla città potrebbero partire per i comuni limitrofi avvantaggiati da uno sbocco a mare balneabile. Una città dove trovare alloggio, dove fare acquisti, dove portare il proprio denaro, una città di cui innamorarsi ed orientare, perchè no, i propri investimenti futuri. Una città che attira e non una città che respinge come molti la vogliono dipingere. Una città che deve diventare un volano di economia, di lavoro e di maggior benessere per tutti. Una città dove l'università deve ritrovare il suo confronto con gli altri atenei soprattutto quelli stranieri dove osare interscambi culturali di livello che elevino il grado di conoscenza e consentano di scambiare esperienze e professionalità sconosciute. Una città che ha tutti gli strumenti per alzare la testa con forza e riconquistare la posizione che gli compete di diritto e con un percorso importante uscire dalla crisi.

 

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