E' iniziata con la conferenza stampa di Noa la VII Edizione del "Festival d'Autunno". Arrivata alla Chiesa di S. Omobono visibilmente stanca, la cantante israeliana si è messa a disposizione della stampa calabrese. Dopo una breve introduzione del direttore artiostico del Festivale, Tonia Santacroce, Noa ha risposto con grande pacatezza alle domande postegli. Musica e politica al centro dell'attenzione dei giornalisti. "Con il mio spettacolo "Genes & jeans - ha detto Noa - sono andata alla ricerca della cultura della mia gente, cercando l'essenza della musica del mio paese, fondendola con le mie esperienze occidentali ed ottenendo un risultato interessante". Si è dimostrata preoccupata per le sorti del suo paese allorquando ha dichiarato che "non basta il mio impegno per far sì che le cose cambino. Devono crearsi i presupposti per una collaborazione tra le parti perchè è la politica, soprattutto, che deve risolvere i problemi che riguardano l'umanità intera. Nel mio paese quando si va a votare la gente vive in un clima teso in cui sospetto e paura impediscono ai miei connazionali di avere una responsabilità reale". Il rapporto di Noa con l'Italia da tempo molto forte. La sua esperienza con i napoletani Solis String Quartet ("musicisti bravissimi") e con la musica partenopea ha cementato questo rapporto. "Non so perchè amo la musica napoletana - ha detto Noa a conclusione dell'incontro - perchè è qualcosa che mi viene da dentro. Non è mai una semplice esibizione quando canto quelle canzoni, ma è un momento speciale perchè sento quelle canzoni come fossero mie".
Nel pomeriggio, sempre alla chiesa di S. Omobono, il primo dei tre incontri-dibattito ha anticipato il concerto di Noa. Vera novità di questa manifestazione, gli incontri diventano un momento di approfondimento a latere del concerto. Interessante l'iniziativa che prevede il confronto con artisti o con esperti indirizzato, soprattutto, ai giovani che possono affrontare più da vicino argomenti di grande attualità ed interesse.
Il primo di questi ha affrontato un argomento di grande attualità. "Identità ed alterità. Il dialogo con l'altro per un mondo di pace", questo il titolo dell'incontro-dibattito, ha visto una grande partecipazione dei ragazzi delle scuole medie superiori. In un ambiente ideale per discutere del rapporto con "l'altro", la moderatrice Loredana Marzullo, dopo aver introdotto l'argomento, ha lasciato libera voce ai giovani presenti. Gli interventi hanno mostrato quanto i ragazzi abbiano bisogno di occasioni come questa per ampliare le loro idee e per riuscire a discutere di problematiche attuali.
La trattazione si è successivamente arricchita dei contributi di alcuni studenti dei licei cittadini che hanno trattato il tema oggetto dell'incontro,dal punto di vista storico,sottolineando i momenti più importanti della storia umana, dall'antichità ai giorni nostri. In particolare Bruna Barbieri ha approfondito "Il tema della tolleranza religiosa nel medioevo",Francesca Iuliano "L'illuminismo e la pace perpetua", Silvia Riccelli "Il confine dell'identità nell'opera di Claudio Magris",Orazio Scalzo "Il multiculturalismo" e Mario Valenti "Letteratura e guerra negli autori israeliani contemporanei".
Il concerto di Noa conclude il primo appuntamento con il "Festival d'Autunno". La cantante israeliana, ambasciatrice FAO dal 2003, è stata la grande protagonista di un concerto in cui le emozioni create dalle canzoni presentate hanno catturato il pubblico presente. In un italiano perfetto Noa ha dialogato con i presenti, invitandoli a cantare con lei in diversi momenti del concerto. "Genes & jeans" è la fusione di diverse culture che negli anni hanno formato musicalmente e culturalmente la cantante israeliana.
Non si è risparmiata Noa, il suo "pancione" di mamma in attesa, non le ha impedito di ballare o di suonare le percussioni. Una artista inedita per chi non l'aveva mai vista dal vivo. Allegria, coinvolgimento e elevata qualità musicale sono stati il giusto mix di un concerto che si è concluso con una standing ovation di due minuti. Il bis finale è stato dedicato da Noa, insieme al fido Gil Dor alla chitarra, a due brani "storici" del repertorio del suo repertorio. "Eye in the sky" ha preceduto una acclamatissima "Beautiful that way". Con il tema del film di Benigni "La vita è bella", il cui testo è stato scritto da Noa sulle musiche di Nicola Piovani, si è concluso il primo concerto della VII edizione del "Festival d'Autunno" che continuerà giorno 7 novembre con un altro interessante appuntamento. Sarà, infatti, la volta della "taranta" di Ambrogio Sparagna ad essere al centro dell'attenzione. Prima del concerto l'artista, alle ore 18 incontrerà il pubblico al Complesso Monumentale "S. Giovanni" di Catanzaro in occasione del secondo incontro-dibattito "Sud e tradizioni. La musica popolare nel Sud Italia", ulteriore occasione di approfondimento culturale per i giovani.
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