"Ad ogni tornata elettorale le città e i comuni sono imbrattati dai manifesti elettorali abusivi. Si tratta di uno scempio, di una prepotenza e di una illegalità di fronte alla quale le istituzioni sono colluse. I cittadini denuncino ogni affissione di manifesti posta fuori gli spazi a loro destinati. A scanso di insabbiamenti, le segnalazioni con racc. a.r. devono essere indirizzate ai vigili urbani, e contestualmente ai carabinieri e/o alla polizia."
Questa è la presa di posizione del dr Antonio Giangrande, presidente dell'Associazione Contro Tutte Le Mafie.
"Ad ogni elezione tutti i partiti, che d'altronde già da tempo non rappresentano gli interessi dei cittadini, invadono le città d'Italia deturpandole con una vera e propria guerriglia urbana fatta di illegalità, spreco, lavoro nero e prepotenza. Decine di migliaia di manifesti abusivi, il cui tempo di vita medio è di poche ore, vengono attaccati su ogni muro e ogni luogo disponibile da squadre di lavoratori in nero, assoldati da agenzie specializzate che godono dell'impunità più assoluta. La legge prevede che il Comune predisponga apposite plance, dove ad ogni partito è assegnato il suo spazio. Una legge mai rispettata. Secondo Radio Radicale per ogni elezione i Comuni spendono circa 100 milioni di euro per rimuovere i manifesti affissi abusivamente. In alcuni casi fanno anche le multe. A Roma nel 2008 ne sono state fatte 5.472, che al costo di 400 euro l'una, in totale arrivavano a 2 milioni e 188 mila euro. Ma il Parlamento, con il decreto Milleproroghe del marzo 2009, grazie a un emendamento proposto insieme dal Pdl e dal Pd, ha approvato un condono per le multe inflitte a partiti e candidati dal
Questa è l'Italia del trucco, l'Italia che siamo!!"
Grazie dell'attenzione.
Presidente Dr Antonio Giangrande ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE
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