Decebalo, ultimo re di Dacia, è una delle figure storiche che prendono vita in Dacia Capta, il primo romanzo di Flavio Pucci (Press & Archeos).
A questo sovrano che cercò finché possibile d'opporsi all'egemonia romana, è dedicata una nota statua-colosso su una parete rocciosa nelle gole del Danubio.
Prima disposto a trattare con Traiano, fu in seguito costretto a rivendicare i propri diritti con nuovi attacchi alle roccaforti di Roma e, una volta che il suo esercito venne pesantemente sconfitto, optò per il suicidio (106 d. C.) tagliandosi la gola con un pugnale, evitando quindi l'onta della prigionia e della deportazione.
Il libro di Pucci consiste in un affresco complesso in cui compaiono una moltitudine di personaggi, alcuni tipici del romanzo storico. L'autore, archeologo di professione, ambienta il racconto con la descrizione pertinente dei luoghi e di quel momento così importante per la storia europea - tanto da essere eternizzato nelle sculture della Colonna Traiana.
Nella narrazione, dopo la distruzione di un villaggio di confine due giovani fratelli sono separati dagli eventi. Uno verrà fatto schiavo e condotto oltre le linee nemiche, l'altro partirà alla sua ricerca. Mentre il loro antico mondo tramonterà inesorabilmente, i due dovranno impegnarsi oltre ogni sforzo per non perdere tutto e potersi dire ancora uomini liberi.
Con questa nuova pubblicazione la collana di Narrativa di Press & Archeos rafforza la sua linea editoriale, tendenzialmente orientata sulla storia antica e sulla mitologia ma aperta a ogni immaginario, rappresentando un interessante approdo per autori esordienti - e non solo - in cerca di un'esperienza di pubblicazione coerente e produttiva.
E nuovi libri sono già in produzione.
Dacia Capta è disponibile sul sito di Press&Archeos, sugli stores come Amazon e Ibs; la distribuzione libraria è in corso in questi giorni.
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