PIANO DI RIORDINO, ZULLO (COR): "ALTRI OSPEDALI DA CHIUDERE? PIANO EMILIANO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI"
"Quando si presentano piani di razionalizzazione non supportati da valutazioni e analisi oggettive del contesto, è inevitabile scontrarsi con la scure delle valutazioni del livello istituzionale superiore. Per questo, non ci sorprende che il governo nazionale chieda alla Puglia ulteriori chiusure di ospedali e di reparti, che si aggiungono alle 20 strutture sanitarie cancellate da Vendola e le altre 8 da Emiliano. Per la nostra Regione, si va incontro alla desertificazione ospedaliera". Così il capogruppo in Consiglio regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo. "Il Piano pugliese -prosegue- non è supportato da analisi demografiche, epidemiologiche, di sostenibilità economica e di efficienza organizzativa delle reti di emergenza urgenza, tempo dipendenti e di patologie. Ed è per questo che abbiamo detto, fin dall'inizio, che il piano di riordino fa acqua da tutte le parti ed è completamente da rifare. Non bastano emendamenti qua e là per tener contento qualcuno, ma occorre disegnare una rete ospedaliera efficiente e pienamente rispondente ai bisogni della popolazione e in continuità con la medicina territoriale. Peccato -conclude Zullo- perché abbiamo perso molto tempo per assistere alle performance da 'Mandrake' di Emiliano".
Bari, 24 agosto 2016
"Quando si presentano piani di razionalizzazione non supportati da valutazioni e analisi oggettive del contesto, è inevitabile scontrarsi con la scure delle valutazioni del livello istituzionale superiore. Per questo, non ci sorprende che il governo nazionale chieda alla Puglia ulteriori chiusure di ospedali e di reparti, che si aggiungono alle 20 strutture sanitarie cancellate da Vendola e le altre 8 da Emiliano. Per la nostra Regione, si va incontro alla desertificazione ospedaliera". Così il capogruppo in Consiglio regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo. "Il Piano pugliese -prosegue- non è supportato da analisi demografiche, epidemiologiche, di sostenibilità economica e di efficienza organizzativa delle reti di emergenza urgenza, tempo dipendenti e di patologie. Ed è per questo che abbiamo detto, fin dall'inizio, che il piano di riordino fa acqua da tutte le parti ed è completamente da rifare. Non bastano emendamenti qua e là per tener contento qualcuno, ma occorre disegnare una rete ospedaliera efficiente e pienamente rispondente ai bisogni della popolazione e in continuità con la medicina territoriale. Peccato -conclude Zullo- perché abbiamo perso molto tempo per assistere alle performance da 'Mandrake' di Emiliano".
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento