Alcune semplici regole per non risultare scortesi e lavorare in armonia con i colleghi.
La gentilezza prima di tutto. Sembra scontato ma è sempre meglio ricordarlo. Dato che con le buone maniere si ottiene tutto (o quasi) via libera a parole gentili (il "per favore" e il "grazie" sono d'obbligo) e a qualche sorriso in più sia con il capo, sia con i colleghi, ma anche con il postino o il fattorino. Evitiamo di sbottare in pubblico davanti a tutti i colleghi, ma cerchiamo di risolvere la situazione a quattrocchi con il diretto interessato.
Fare un po' di ordine. Evitiamo di tenere troppe cose sulla scrivania e l'ufficio in subbuglio. La scrivania non deve essere sommersa da fogli, post-it, foto e gingilli vari. Sarebbe bene metterla in ordine una volta alla settimana. No anche a giacche e maglioni appesi ovunque per l'ufficio. I documenti importanti non devono essere sparsi in giro per l'ufficio, ma sistemati in prodotti per ufficio appositi (come raccoglitori ad anelli, cartelline, faldoni e scatole portaprogetti) così da avere tutto facilmente trovabile al momento opportuno, senza dover ribaltare tutto l'ufficio.
La vita privata deve rimanere privata. Dipende sempre dal rapporto che si ha con i colleghi, ovvio. Ma in linea di massima sarebbe meglio non raccontare cose troppo intime della propria vita. Raccontare di sé ai colleghi è più che normale ma senza entrare troppo nei dettagli.
No al pranzo davanti al pc. Non è di certo un pranzo salutare, viene fatto frettolosamente e con la testa ancora sul lavoro. Non fa bene a noi, non viene visto bene dagli altri colleghi e si corre il rischio di far diventare la scrivania una porcilaia. Infine non ci aiuta poi così tanto a portarci avanti con il lavoro, perché un po' si mangia un po' si lavora e non si combina un granché. Insomma, si lavora male, si mangia male, di più e ci si sazia di meno.
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