Il primo calendario antropologico 2010 della sezione Veneto di Antrocom Onlus mette al centro le madri e la maternità. Viviamo in un periodo storico in cui i progressi del mondo femminile sono continuamente minacciati da vecchie e nuove ideologie che si esprimono nelle diverse forme religiose, politiche ed economiche.
Pratiche di discriminazione, di subordinazione e di oppressione più o meno subdole rischiano di compromettere gli sforzi per la costruzione di società più giuste, accoglienti e vivibili per quante più persone possibile.
L'immagine di Lucy, ominide del genere Australopithecus afarensis scoperto nel 1974 in Etiopia, fa da sfondo in ogni mese: donna arcaica che simboleggia un'origine comune dell'umanità contro tutte le discriminazioni. Lucy è l'emblema dell'origine di quella storia evolutiva dell'umanità che scaturisce dall'atto procreativo e plasma donne e uomini grazie alle cure dei propri simili.
La riduzione della donna a ruolo di riproduttrice si lega a doppia mandata con l'ideologia della famiglia patriarcale. Ma le società complesse mutano i tradizionali assetti dei rapporti tra generi, parentele e ruoli sociali, mentre le identità sono multiple.
Antropologi, come Marilyn Strathern e Edwin Ardener, hanno prodotto ricerche innovative attorno al genere sessuale, intendendolo come costruzione culturale giustificato dalla biologia, valutandolo come relazione sociale e sottolineando come i modelli di genere portino con sé dati riferiti al peso politico e al potere sociale delle diverse persone.
La parentela, sostiene David M.Schneider, è il concetto che indica come certe società pensano e discutono i rapporti politici, giuridici ed economici tra le persone. L'unione stretta tra parentela e riproduzione pare a questo punto una costruzione squisitamente simbolica e culturale.
La dissociazione tra riproduzione biologica e accudimento della prole, tra "funzione di riproduzione" e "funzione materna", apre orizzonti di indagine interessanti: la modifica dei ruoli sociali nelle nostre società vede l'emergere di diverse figure che esercitano "funzioni materne" (babysitter, nonni, badanti, finanche padri che diventano "madri" all'occorrenza, come diversi film fortunati hanno mostrato) mentre la "funzione di riproduzione" è drasticamente ampliata dalle nuove tecniche di bioingegneria della riproduzione, aprendo scenari antropologici, cioè culturali, etici, politici ed economici ancora tutti da capire e imparare ad "abitare".
La sezione Veneto di Antrocom Onlus nasce come spazio collaborativo per creare e diffondere prodotti di analisi antropologica sulla contemporaneità. L'antropologia contemporanea si interessa a tutti gli aspetti della vita umana e ai nostri rapporti quotidiani, cioè come vediamo il mondo, ci rapportiamo agli altri e questi a noi. Si può quindi fare analisi antropologica tanto in un contesto esotico e marginale, quanto in uno urbano, in aree rurali, in un call center piuttosto che in una sagra di paese.
Antrocom Onlus Veneto vuole usare gli strumenti antropologici per comporre un mosaico di idee, sguardi, corpi, territori, identità e memorie attorno a molteplici fenomeni, sia del Nord-Est italiano che di altri spazi geoculturali. Antrocom Onlus Veneto guarda con interesse allo spirito dell'Antropologia Pubblica, alle quali si ispira, tentando di calarne gli aspetti più proficui nei nostri contesti specifici.
Un augurio "antropologico" di buon 2010 a tutte le madri e a tutte quelle persone che, in un modo o nell'altro, esercitano quella preziosa e insostituibile "funzione materna".
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