Ci sarà molta interazione. Sono previsti esercizi da far svolgere a cento ragazzi, dai 14 ai 19 anni, che saranno gli unici fortunati testimoni dell'evento, anche basato su contributi video. Il fattore tempo condiziona il volume di argomenti per forza di cose, ma un dialogo tira l'altro. L'incontro sarà dedicato alla comunicazione e Giorgio Maggioni interverrà come docente esperto: è previsto soltanto il suo intervento. Posto che il docente parla a braccio, con una scaletta di argomenti predefiniti con il suo acume, non c'è nulla di pre-costituito ed è importante l'interazione con i ragazzi. A partire da ciò, si può inventare un lavoro.
Queste le sue parole in argomento.
Esiste un grande investimento iniziale, se si vuol creare un sito internet?
"Mi capita di pensare che, alla fine, per fare web marketing bastino competenze, un computer e una linea telefonica. E ancora: una buona dose di creatività e buona volontà nell'apprendere e sperimentare, ma nessun investimento infrastrutturale. Se devo aprire un bar, una gelateria, o un negozio di scarpe, il discorso è diverso: se non si investe nelle infrastrutture, si corre il rischio di non vendere la merce. Se invece ci si occupa di supportare e sostenere le aziende nella loro presenza web, il budget è molto più accessibile".
I giovani recepiscono questo discorso?
"Non sempre. Questi ultimi, indirizzati dai genitori, molto spesso vedono nelle attività tradizionali e fisiche una garanzia. Invece credo che questa attività sia un buon metodo per entrare nel mondo del lavoro. Posso lavorare per le aziende di tutto il mondo, indipendentemente da dove si trovi fisicamente la postazione operativa: anche da casa. Ho visto più di una volta la soddisfazione di un ragazzo nel veder pubblicato qualcosa che fosse realizzato da lui e ancor più se ciò che ha prodotto ha portato risultati all'azienda. In realtà il web rappresenta un'opportunità, che a mio parere ogni giovane deve tenere in considerazione, per due fattori. Il primo è generazionale: i millennial fanno molta meno fatica rispetto alle persone più mature. Il secondo fattore è che il rischio dell'errore (anche se molto elevato) non comporta perdite di denaro. In un video che ha realizzato Repubblica e che 'ho fatto mio', si vede un esperimento posto in essere in una classe di ragazzi, pressappoco di 10 o 12 anni, alle prese con un telefono di quelli con la 'cornetta', che è ormai un pezzo da museo. Stupisce che alla fine un ragazzino dica: 'E' bello, ma molto più difficile di uno smartphone'".
Per quanto concerne il web marketing, si riscontra la presenza di capitale umano?
"Abbiamo una marea di ragazzi pronti a partire. Abbiamo un patrimonio e non ce ne rendiamo conto. E' per questo che ho accettato con entusiasmo la proposta di Gennaro Di Martino. Se anche solo un ragazzo si entusiasmerà a questo lavoro e dovesse decidere di provarci, avrà tutto il mio supporto". Un appello al quale rispondere.
Ma entriamo nel merito dell'iniziativa. Si tratta del corso "Start-up lab Buonarroti", che coinvolge l'Istituto. Lo scopo è quello di diffondere la cultura dell'imprenditoria tra i giovani, che si trovano a compiere direttamente un percorso di simulazione attiva della costituzione e dello sviluppo di una società. Il corso si articola in 10 incontri di 2 ore ciascuno, durante i quali gli studenti nel laboratorio si confrontano con un esperto per l'elaborazione e l'attuazione dell'idea di business. Gli studenti del Buonarroti hanno la possibilità di conoscere tutti gli strumenti digitali e le strategie utili per lo sviluppo della start-up: Business model canvas, analisi del mercato, analisi della concorrenza, comunicazione sono tra gli argomenti.
I ragazzi sono entusiasti di questa metodologia: al termine di ogni incontro, chiedono sempre se possono continuare a seguire altre lezioni.
Gennaro Di Martino è il docente che ha ideato il corso, giunto alla terza edizione, nonché dottore commercialista start-up specialist.
Si è espresso in questo modo: "Molta sensibilità e disponibilità personale sono state dimostrate da Giorgio per il successo dell'evento. Un contributo molto prezioso e utile per i ragazzi, che con i moderni strumenti saranno in grado di ragionare a quattro dimensioni. E magari di inventare il loro nuovo lavoro".
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