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Cementi verdi e ad alte prestazioni? Con la bio-glicerina
Commercializzata in tutto il mondo la scoperta di Università di Milano e Cnr
MILANO e PALERMO 8 APRILE 08 – Sono entrati in commercio con grande successo in tutto il mondo i nuovi cementi "verdi" e ad alte prestazioni ottenuti utilizzando come additivo del cemento la glicerina grezza ottenuta come scarto nella produzione del biodiesel. Gli additivi in questione sono prodotti da oltre un anno in Europa da una multinazionale della chimica americana alla quale è stata trasferita la tecnologia scoperta nei Laboratori di Michele Rossi di Università di Milano e Mario Pagliaro al Cnr di Palermo.
Aggiunta al cemento, la bio-glicerina migliora in modo significativo la resistenza del calcestruzzo alla compressione e alla spaccatura dovuta agli agenti climatici; mentre abbatte del 10% gli ingenti costi dell'elettricità richiesta per la frantumazione del clinker (il precursore del cemento).
«L'uso della glicerina grezza nei cementi -- dicono Rossi e Pagliaro -- dà un importante contributo a diminuire l'impatto ambientale della produzione del cemento, vista l'enorme quantità di cementi prodotti ogni anno nel mondo. E ne dà un altro altrettanto rilevante dal punto di vista economico e industriale viste, da un lato, l'importanza dei cementi ad alta resistenza e la riduzione dei consumi energetici nella loro produzione; e, dall'altro, l'enorme surplus globale di glicerina dovuto alla crescente produzione di biodiesel».
Ogni 100 kg di biodiesel infatti si ottengono 10 kg di glicerina grezza che accumulandosi in tutto il mondo ha causato il crollo del prezzo di questa sostanza innocua per la salute e per l'ambiente, che ha oltre 1.500 applicazioni industriali nei più svariati settori.
La commercializzazione della tecnologia (brevettata dall'Università di Milano) è iniziata in Europa dopo un test negli USA durante la crisi prodotta dall'uragano Kathrina nel 2005, quando cessò per settimane l'approvvigionamento di glicole etilenico. La bio-glicerina sostituisce infatti con una sostanza rinnovabile gli additivi tradizionali del cemento ottenuti dal petrolio come il glicole etilenico. Il risultato è un prodotto migliore privo di sostanze potenzialmente inquinanti, secondo il nuovo approccio alla chimica noto come green chemistry.
La scoperta è ampiamente descritta nel volume The Future of Glycerol scritto da Pagliaro e Rossi che esce oggi a Cambridge (Regno Unito) per i tipi della Royal Society of Chemistry. Michele Rossi a Milano e Mario Pagliaro a Palermo coordinano le attività di due Gruppi di ricerca fortemente internazionalizzati dove sono state sviluppate tecnologie chimiche innovative trasferite all'industria.
Il biodiesel è un combustibile derivato chimicamente da oli vegetali la cui produzione, che beneficia di incentivi fiscali come fonte energetica rinnovabile, è in forte aumento in tutto il mondo a causa della crescita del prezzo del gasolio. L'Italia ne è il terzo produttore europeo con 447mila tonnellate nel solo 2007. Nel corso degli ultimi mesi sono già migliaia le tonnellate di glicerina grezza ad essere finite nei cementi, inclusa quella prodotta in Italia da rilevanti impianti di produzione del biodiesel.
Ulteriori informazioni:
Prof. Michele Rossi (Unimi)
Tel: 02 50 31 43 97; E-mail: michele.rossi@unimi.it
Dr. Mario Pagliaro (Cnr)
Tel: 091 680 93 70; E-mail: mario.pagliaro@ismn.cnr.it