CAVALLI MALTRATTATI AL PALIO DI ACATE (RAGUSA):
IL SINDACO CARUSO NON SA, NON SENTE, MA PARLA...
E CONTINUA A NEGARE L'EVIDENZA CHE TUTTI I SUOI
CONCITTADINI CONOSCONO.
Anche quest'ultima edizione del Palio di San Vincenzo si e' trasformata in
un mattatoio a cielo aperto. I due cavalli che si sono gravemente feriti
durante le corse su strada del 28 e 29 aprile scorso, sono stati con
molta probabilita' gia' abbattuti. Tantissimi cittadini hanno visto quanto
e' accaduto sul percorso di gara: lo stramazzare sull'asfalto di due
vigorosi e potenti cavalli e' un evento traumatico. E' inutile negare
l'evidenza raccontando di ''banali infortuni'' e paragonando questi
incidenti a quelli che possono accadere ad atleti umani. Da nessuna parte
del mondo degli ''atleti umani'' vengono costretti con la violenza a
gareggiare, da nessuna parte del mondo degli ''atleti umani'' vengono
pompati di prodotti farmaceutici fino a far loro scoppiare il cuore e
crollare esausti.
Il sangue che ogni anno scorre su Corso Indipendenza non e' ''un caso
fortuito''...e' la prassi che viene data in pasto, da una parte, ai
giovanissimi spettatori, che vengono cosi' abituati al ''sangue della
tradizione'', e dall'altra al cosiddetto ''turismo malavitoso'' dei
'cavaddari' di mezza Sicilia che ormai girano, indisturbati ed in
carovana, di palio in palio.
Il sindaco parla tanto di cultura, di civilta', di formazione e di didattica
ma poi difronte al Palio sacrifica tutto per non correre rischi personali e
soprattutto politici. Il Palio e' l'evento piu' ''diseducativo'' che si
organizza in tutta la provincia iblea. E' un vero e proprio insulto alla
sensibilita' delle nuove generazioni, all'immagine del paese, al vivere
civile. E' un prostrarsi alla violenza gratuita.
Diventa soprattutto un 'regalo' ad una categoria di personaggi che, piu'
volte fermati e denunciati ad Acate per corse clandestine (l'ultima risale
al 16 dicembre scorso - 72 persone indagate), blocco del traffico,
associazione a delinquere, maltrattamento di animali, si riversa con soldi
alla mano sul percorso, stavolta autorizzato, per gestire e alimentare il
vortice delle scommesse.
La responsabilita' politica fral'altro non e' solo del sindaco, la
manifestazione e' infatti patrocinata dalla Provincia Regionale su diretto
interessamento del presidente Franco Antoci, dalla Regione Siciliana tramite
la deputazione di Alleanza Nazionale e la benedizione di Cuffaro ed infine
il tutto continua a svolgersi a causa anche della nuova posizione di
'neutralita'' assunta quest'anno dalla Chiesa Cattolica.
Il Palio non e' un danno solo nei confronti della vita degli animali, questo
e' solo uno dei mali, il Palio impone messaggi di ''devianza sociale'' ai
giovani, ai bambini, abitua al sangue e alla violenza, crea una sorta di
ombrello legale a tutto cio' che di terribile avviene dietro le quinte,
nelle stalle, nei percorsi di allenamento dei cavalli, etc..
I cittadini di Acate devono essere sinceri con loro stessi, non basta
dissociarsi o telefonare alla nostra associazione per trasmetterci
informazioni anonime. Chi ha preso coscienza della vera forma del Palio deve
iniziare a dirlo pubblicamente e agire di conseguenza. Lo stesso a nostro
parere vale per la Prefettura, per le Forze dell'Ordine e per il Servizio
Veterinario dell'Ausl. Chiediamo infatti piu' controlli, piu' attenzione,
piu' determinazione nel perseguire il reato di maltrattamento degli animali.
Chiediamo inoltre al sindaco di rendere pubbliche le generalita' e le
condizioni attuali dei due cavalli feriti durante le gare fornendo, a
chiunque ne faccia richiesta, i relativi certificati medici e le relazioni
dei veterinari dell'Ausl che probabilmente sono intervenuti in occasione
degli incidenti di cui sopra.
Chiediamo ai Verdi, che sono intervenuti nel dibattito, di non spaccare il
"fronte abolizionista del palio" che si e' costruito in questi anni con
tanto sacrificio e rischio personale. A nostro avviso spostare il Palio non
serve infatti a bloccare le violenze, non serve ai diritti degli animali,
non serve alle nuove generazioni che si stanno allontanando velocemente da
queste pratiche e manifestazioni incivili e soprattutto non serve
a sconfiggere la zoomafia.
In molte altre province della Sicilia i palii sono gia' stati vietati non si
capisce perche' i Verdi in questa provincia ne chiedano semplicemente una
ingestibile e incontrollabile riforma. Infine, chiederemo ufficialmente al
Vescovo di Ragusa di intervenire sulla questione; la Chiesa pur non essendo
l'ente organizzatore deve trovare la forza per prendere definitivamente le
distanze da questa manifestazione oramai solo imbarazzante.
Biagio Battaglia
Rappresentante Provinciale
LAV Onlus
Tel.340.0031368
E.Mail: lav.ragusa@gmail.com
Web: www.lavsicilia.it