Comunicato Stampa LAV Sicilia:
CACCIA, OPUSCOLO FILODOPPIETTE DELLA REGIONE:
''IL CACCIATORE AMA LA NATURA''.
LA LAV AL PRESIDENTE CUFFARO: PROVOCAZIONE,
BEFFA O IPOCRISIA? SULLA PRE-APERTURA HA
PREVALSO LA LOBBY 'CALIBRO 12'
''Il cacciatore rispetta il patrimonio faunistico perche' e' di tutti,
tutela l'ambiente e lo preserva dagli incendi, ama la natura e la difende''.
Così si legge, con caratteri ben evidenti, sull'opuscoletto pubblicato dalla
Regione Siciliana riportante il 'Calendario Venatorio 2006-2007', in
distribuzione gratuita presso tutti i Comuni dell'Isola: una chiara presa di
posizione - unilaterale e 'filodoppiette' - della Regione, che ha pensato
bene di usare i fondi pubblici per tale 'campagna pubblicitaria' a favore
della caccia, la cui apertura e' prevista in Sicilia il prossimo sabato 2
settembre, con due settimane di anticipo rispetto alla data fissata dalla
legge statale 157/92.
''Non si comprende se si tratti di una provocazione, una beffa o un ipocrito
tentativo di rivalutare l'immagine di chi esercita un'attività violenta,
crudele e distruttiva - dichiara Ennio Bonfanti, della LAV in Sicilia -; di
certo e' inaccettabile la scelta di abbandonare quantomeno la doverosa
equidistanza che una Istituzione pubblica dovrebbe mantenere su tali
questioni. Com'e' possibile dichiarare sfacciatamente che colui il quale
spara ad un animale selvatico 'ama la natura'? Forse uccidendo 10 tortore al
giorno (come consente il Calendario) si 'tutela l'ambiente'? E stroncare la
vita di un'allodola, piccolo migratore pesante meno della cartuccia usata
per ucciderlo, vuol dire 'difendere la natura'?''
''Chiunque dotato di buonsenso comprende che la caccia e' un'attività di
depredazione della natura e di massacro degli animali, ma evidentemente il
Presidente Cuffaro vede nelle doppiette dei pacifici e gioiosi strumenti
pro-ambiente. Secondo la LAV - prosegue Bonfanti - questa iniziativa della
Regione dovrebbe far ridere per la sua goffaggine, ma purtroppo non si puo'
cancellare l'amarezza per la strage infame che la caccia procura per il solo
divertimento sadico di pochi individui che amano sparare con fucili
automatici a pochi grammi di piume. D'altronde, cosa ci si poteva attendere
da una Regione che ha una legislazione sulla caccia permissiva al massimo e
che considera i cacciatori le uniche 'specie protette'? Al Presidente
Cuffaro ricordiamo che l'art. 1 della legge 157/92 qualifica la fauna come
'patrimonio indisponibile dello Stato': la Regione, quindi, dovrebbe
occuparsi della sua rigida tutela piuttosto che di promuoverne la
caccia...''.
Sulle dichiarazioni dell'Assessore all'Agricoltura, La Via, che ha deciso di
non revocare l'anticipazione della caccia a seguito della diffida della LAV
e di altre 6 Associazioni, Bonfanti dichiara: ''Avevamo molto apprezzato la
scelta dell'Assessore di escludere la coturnice - specie rarissima e
minacciata - dall'elenco delle specie cacciabili, interpretandolo come un
gesto importante e di rottura con la passata politica di liberalizzazione
selvaggia della caccia. Ma forse ci eravamo sbagliati: sull'illegittima
pre-apertura ancora una volta si e' preferito accontentare la lobby di
cacciatori ed armieri, piuttosto che recepire il sentimento protezionista ed
animalista della maggioranza dell'opinione pubblica siciliana, ormai non
piu' disposta a tollerare un massacro di animali selvatici - patrimonio
della collettivita' - compiuto annualmente per il sadico divertimento di
pochi''.
31.08.2006
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