TECUM. il nuovo libro di Guido Mazzolini
Quanto vale un verso? Forse nulla, forse tutto, ma se le parole arrivassero da una dimensione inconsueta, misterica, da un altrove che solleva la nostra umanità rendendola altro, illuminandola di cielo, svelandola? Un verso si nutre di vita, è respiro e attimo, ipotesi e certezza, nasce abbarbicato a un'emozione e a un desiderio. Il verso genera un nuovo mondo, un luogo dove dimora la certezza di un'eternità che solitamente possiamo intuire appena. Ma questo non significa eludere la quotidianità per ubriacarsi di un sogno. Un verso ti costringe a combattere l'ombra del reale, il riflesso di una sincerità contaminata dal giudizio e dalla paura. Il verso si fa guerriero di un messaggio unico e irripetibile, qualcosa che non può -non deve- restare nella "penna" di chi lo ha scritto, ma grida il bisogno primordiale di essere condiviso, di fecondare, di essere seme. Il rapporto tra chi scrive e chi legge è un rapporto sublime, è un condividere un letto, un tavolo, un giacere sotto lo stesso cielo che tutti rende capaci di amare, e capaci di poesia.
Questo sembra essere l'intento di "TECUM", silloge poetica di 70 poesie d'amore Terzo testo poetico scritto dal cremonese Guido Mazzolini. Il più antico dei sentimenti, il più forte motore della vita. Tutto da scoprire, leggere, respirare.
Guido Mazzolini vive a lavoro a Cremona.
Ha pubblicato "Il passo del gambero", "L'Attimo e l'Essenza", "Suoni", "Giuda", "La ragione degli alberi", "Un celeste divenire", "Destinati a direzioni diverse".

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