COMUNICATO STAMPA
TAVOLA ROTONDA ON LINE
VENERDI' 2 LUGLIO 2021 - ORE 16/17
In diretta sui canali Facebook e Youtube di Università eCampus
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L'Università degli Studi eCampus presenta venerdì 2 luglio 2021, dalle ore 16 alle ore 17, la tavola rotonda online "SMART SKILL SMART TEACHING".
Queste le principali tematiche affrontate:
› La necessità di competenze digitali
› La didattica digitale non si improvvisa
› La nostra esperienza: competenze digitali e innovazione, Quaderni del Dipartimento di
Scienze Umane e Sociali, 2021, Studium editore
Relatori della tavola rotonda:
Elena Ballarin – docente di Didattica delle microlingue, Università eCampus; Collaboratrice Esperta di Linguistica, Università Ca' Foscari Venezia
Sabrina Bonomi - docente in organizzazione aziendale, progettazione, processi e comportamenti organizzativi, Università eCampus
Micaela Grosso - docente di Linguistica generale, Università eCampus
Paolo Nitti - docente di Linguistica educativa, Università eCampus
Con la partecipazione di Giuseppe Fazzari, - docente di Italiano L2, Centro Interculturale di Torino.
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L'ultimo trentennio si è rivelato essere un'epoca di cambiamento rapido e continuo senza precedenti e le organizzazioni si trovano ad affrontare la sfida dell'incertezza, che richiede alta flessibilità. L'emergenza sanitaria, causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, ha ulteriormente accelerato questa tendenza sconvolgendo la società, soprattutto per quanto concerne il mondo del lavoro e della formazione.
Per quanto concerne la formazione, la digitalizzazione dell'insegnamento e il ricorso alle tecnologie digitali hanno innescato cambiamenti così profondi da modificare la natura stessa dei processi formativi, giungendo persino a modifiche di carattere cognitivo.
In particolare, la tecnologia rappresenta un mezzo per fare lezione, per imparare e per insegnare e non è pensabile che possa sostituirsi all'azione didattica di un insegnante o di un'agenzia formativa. La didattica a distanza non dovrebbe dunque essere concepita come una soluzione di compromesso e di resistenza al problema del contagio di una pandemia, ma occorrerebbe interrogarsi sui vantaggi effettivi che procura, superando le barriere, le distanze e abbattendo notevolmente i costi e i tempi della modalità presenziale. Il vero errore è concepire le due modalità, a distanza e in presenza, come oppositive, quando bisognerebbe, al contrario, intenderle come poli di un continuum sul quale verificare, a seconda delle contingenze, i vantaggi e gli svantaggi.
Tutto ciò richiede d'altra parte l'attivazione di competenze specifiche anche da parte dei fruitori, sia per quanto concerne l'uso delle apparecchiature e delle applicazioni, che in merito alla selezione dei contenuti.
Il progresso tecnologico ha consentito di aprire gli spazi chiusi della formazione e di rendere meno nitido il confine fra realtà scolastica ed extrascolastica, introducendo stimoli nuovi e multimedialità nelle aule. Ma, considerando gli indiscutibili vantaggi che lo sviluppo tecnologico permette di apportare alla formazione e al lavoro, in quali condizioni versa la società italiana?
Il periodo di isolamento ha mostrato un Paese fortemente diviso e discontinuo, marcando in maniera netta la distinzione fra coloro che utilizzavano le tecnologie anche in precedenza e ne hanno saputo trarre profitto e coloro che si sono collocati sempre più ai margini, fino a giungere a vere e proprie situazioni di svantaggio e di deprivazione. D'altra parte, il progresso tecnologico, durante la pandemia, ha permesso di lavorare e studiare a molte persone che, diversamente, non avrebbero potuto farlo. Se quindi le tecnologie possono aiutarci a migliorare la nostra vita e costituiscono un differenziale importante, è altrettanto importante garantirne l'equità nell'uso, superando il c.d. digital divide, poiché il non potervi accedere rischia di rendere ancora più gravi le diseguaglianze.
La tavola rotonda organizzata dall'Università eCampus vuole essere un'opportunità per interrogarsi sui cambiamenti innescati, soprattutto in considerazione del futuro ed in una prospettiva di continua "formazione sulla formazione".
"La scuola, a tutti i livelli, e gli enti per la formazione – sostiene la Prof. Sabrina Bonomi di eCampus - sono istituzioni fondamentali per l'educazione nel periodo di cambiamento rapido e continuo in cui stiamo vivendo. Le persone sono disorientate e hanno bisogno, oltre che di competenze digitali, di strumenti per sviluppare un pensiero critico, sistemico, e una cultura profonda che consenta loro di interpretarlo e gestirlo in maniera proattiva. Ho il dubbio che gli scarsi investimenti fatti nella scuola non l'abbiano resa adeguata a rispondere ai bisogni delle persone, né alla formazione delle competenze soft e digitali che oggi servono. Vogliamo quindi affrontare il tema e stimolare il dibattito perché, come diceva lo scienziato Einstein, "Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati".
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