Il fantastico - "visionario" e "quotidiano", come direbbe Calvino - e il verosimile si alternano nei dodici racconti che compongono questa piccola silloge, spesso fondendosi in maniera sotterranea, evanescente o inavvertita, fino a dipanarsi nei colpi di scena finali.
Una sottile crepa si insinua nella realtà, lascia emergere visioni talvolta oscure, talvolta illuminanti, frutto di un inconscio che suggerisce voci, memorie che rasentano il filo della follia e della nostalgia.
Il soprannaturale domina in "Fantasma", "Le voci lontane" e "Notturni", esplode nell'horror - creato, appunto, nella dimensione interiore - di "Sonno" e de "Il rumore nei muri", oppure inverte la freccia del tempo in "Prima di dormire"; la fantascienza diventa lo sfondo di quotidianità rabberciate e difficoltose in cui è costretto a vivere un quasi negletto avamposto spaziale in "Un mese di ritardo".
Il quotidiano, invece, si addentra in minuscoli mondi con "Sera d'agosto", mentre la realtà brutale è alla base di "In tram" e de "L'altro angelo". Infine, "Spartiti" e "Quasi tutto" narrano due storie d'amore, o meglio, la scoperta e la successiva consapevolezza del sentimento.
Biografia
Massimo Sergi, nato a Taranto, nel novembre del 1962, vive e lavora a Roma. Organista Hammond, pianista e compositore, segue in particolare il jazz e la musica classica. Si dedica, inoltre, alla scrittura, alla fotografia analogica e allo studio delle arti marziali tradizionali.
Nel 2017 ha pubblicato con l'etichetta Terre Sommerse, il suo primo album da solista dal titolo "Walkaround", contenente dodici brani di solo pianoforte da lui composti ed eseguiti, e due, con la collaborazione di Stefano Pontani e di Gianluca Livi, di genere ambient-sperimentale.
Link Utili
http://www.terresommersegroup.com/
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