Lo scrittore torinese attualmente in "ESILIO" in Inghilterra per problemi familiari continua a lasciare tutti a bocca aperta. Ecco l'orribile racconto della violenza subita.
"Volevo raccontarvi una cosa a proposito di stupro. Adescato con l'inganno mentre stavo solamente cercando di riconquistare la mia famiglia e portato a casa sua ho subito una violenza. Avrei potuto reagire, avrei potuto staccarmelo di dosso, perfino menarlo. Ma non è così, non funziona così, quando ti stanno stuprando non riesci a reagire con la violenza, io non ci sono riuscito. Ha continuato ad andare avanti a stuprarmi, mi faceva malissimo, non mi piaceva e continuavo a pregare: basta, smettila, esci, mi fai male. È andato avanti finché non è venuto, poi è uscito tutto contento e dicendo: hai visto che bello che è stato? Io da allora vivo con la memoria di avere subito uno stupro da parte di un trans conosciuto casualmente, e con il senso di colpa per non avere reagito. È una sensazione molto difficile da accettare, perché è come se dentro mi sentissi che in verità l'avevo voluto io. Poi ci ripenso e dico: cazzo, non è vero! Io non l'ho voluto, sono stato stuprato! E mi sento in contraddizione con me stesso, perché mi dico anche: ma se non volevo, perché non ho semplicemente dato un pugno a quella persona? Perché non l'ho messa a terra? Il senso dello stupro penso sia anche in questo. Che a volte non riesci proprio a reagire, è anche la testa che viene stuprata, non solo il corpo. Ti senti sottomesso, ti senti impotente, anche se fisicamente potresti fare qualcosa non ce la fai. E questo ti dà, oltre al dolore fisico dello stupro in sé e al dolore psicologico di essere stato usato contro il tuo volere, anche un immenso senso di colpa per non essere riuscito a fare qualcosa. La lezione l'ho imparata, nella mia carne e nel mio spirito. Forse una testimonianza come la mia può tornare utile anche ad altri, per capire che cosa possa significare uno stupro e perché a volte pure chi lo commette sembra cascare dal pero: "ma io non immaginavo… pensavo che le piacesse". Non è così, non è mai così. Uno stupro subito non è mai piacevole. Terribile e triste! La violenza sessuale, gli abusi sessuali non sono mai "richiesti" con la provocazione, almeno nel 99% dei casi. Certo che in un mondo maschilista come il nostro, per un uomo è praticamente impossibile denunciare un simile sopruso. Già le donne che lo fanno vengono trattate troppo sovente come donne troppo facili e vengono sottoposte a interrogatori e visite che demoliscono quanto la violenza subita. Sono altre forme di violenza! Figuriamoci per un uomo! Ne va anche del suo prestigio di maschio! Quando ci faremo furbi? Quando capiremo che la violenza è violenza contro chiunque sia perpetrata?".
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