Oltre al bracciale Fitbit Flex, è in vendita anche il modello Force. La principale differenza è nel display Oled. Questi display sono dotati cioè di un sistema particolare che non ha bisogno di fonti esterne di alimentazione, in quanto la luce si produce autonomamente. Il bracciale, dunque, necessita di un quantitativo minore di energia per funzionare e l'autonomia senza la ricarica è molto più lunga. La durata media è di circa 7/10 giorni con utilizzo intenso e continuato. Non solo, le statistiche delle attività sono visibili direttamente sul display del bracciale, senza doverlo collegare a un computer o a uno smartphone. La sincronizzazione wireless con il pc è automatica non appena il bracciale si trova a circa 20 passi di distanza. La tecnologia utilizzata è sempre quella Bluethooth 0.4.
Un'altra integrazione rispetto al bracciale Fitbit Flex, è nella possibilità di ricevere le notifiche dalle chiamate in entrata sul proprio smartphone. La funzione si attiva quando il telefono è nelle vicinanze. Se si è in posti come il cinema, i teatri o i luoghi di lavoro in cui è necessario inserire il silenzioso, questa funzione si rivela molto utile. La vibrazione avvisa il possessore del bracciale senza disturbare nessuno. Le attività monitorate sono le stesse del braccialetto per monitorare il sonno Jawbone UP: sonno, momenti di risveglio durante la notte, numero di passi, calorie ingerite durante i pasti e caratteristiche della dieta quotidiana. Il Fitbit Force è dotato però anche di un altimetro, che registra i dislivelli affrontati durante i movimenti quotidiani. Il bracciale cioè è in grado di verificare se l'utilizzatore stia semplicemente camminando o salendo delle scale.
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