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lunedì 29 dicembre 2025

LA STORIA: BRIGITTE BARDOT, ESATTAMENTE UN ANNO FA, DEDICAVA AL CENTRO RECUPERO RICCI “LA NINNA” UNA LETTERA, UN DISEGNO E LA PREFAZIONE PER IL LIBRO “75 KG DI FELICITA’” DI MASSIMO VACCHETTA


ESATTAMENTE UN ANNO FA, BRIGITTE BARDOT DEDICAVA AL CENTRO RECUPERO RICCI "LA NINNA" UNA LETTERA, UN DISEGNO E LA PREFAZIONE PER IL LIBRO "75 KG DI FELICITA'" DI MASSIMO VACCHETTA 

Oggi, domenica 28 dicembre 2025, ci lascia Brigitte Bardot, attrice di fama mondiale, nota non solo per il suo incredibile successo cinematografico ma anche per il suo grande amore per gli animali, che la portò ad abbandonare la sua carriera precocemente per dedicarsi a loro attraverso la sua fondazione omonima, la Fondation Brigitte Bardot. Noi del Centro Recupero Ricci "La Ninna" consideravamo Brigitte un'amica, un'anima affine, che esattamente un anno fa ha abbracciato la causa dei ricci e si è innamorata della nostra realtà mandandoci una lettera per annunciare che avrebbe scritto la prefazione per l'edizione francese del libro "75 Kg di felicità" di Massimo Vacchetta e Roberta Morucci (edizioni "Il Pennino"). 

La storia che ci lega inizia nel 2024, quando una volontaria molto affezionata al "Centro Recupero Ricci La Ninna"Florence Marchal, ha pensato di omaggiare per le feste natalizie la grande attrice francese mandandoleuna copia dell'edizione italiana del fumetto con la dedica di Massimo Vacchetta (fondatore del Centro) e della fumettista Roberta Morucci e, con grande stupore, ha ricevuto immediatamente una risposta da quest'ultima, tramite una bellissima lettera scritta a mano e corredata da un delizioso disegno.

Queste le parole di Brigitte Bardot: 

"Natale 2024.
Cari voi tutti, Florence, Massimo e tutti quanti! 
Ho adorato questo magnifico fumetto, omaggio a Ninna. Vi scriverò una prefazione perché ho una passione per i ricci, ho anche fatto un piccolo disegno sul retro di questo foglio. Lasciatemi solo il tempo di riprendere il fiato e di scrivere il mio piccolo testo. Sono sopraffatta dal tanto lavoro, ma la Ninna è prioritaria. Siccome parlo un po' l'italiano, che ho imparato prima del francese, quando avevo quattro anni, sono riuscita a leggere interamente questo bello e tenero libro d'amore. Baci, baci, Brigitte Bardot
"

Oggi ci impressiona e commuove sapere che questa sua lettera ci è stata inviata esattamente un anno prima che lei lasciasse questa terra. 

In risposta alla sua lettera, come segno di gratitudine, Massimo Vacchetta decide di inviarle anche una copia del suo primo libro "25 grammi di felicità", per farle conoscere a fondo la sua storia e come è nata la sua passione per i ricci, che metterà le basi del primo ospedale a loro dedicato in Europa. Il libro contiene una dedica appassionata da parte del veterinario, che si identifica nella visione di Brigitte Bardot, la quale abbandona la sua carriera per dedicarsi agli animali, proprio come ha fatto lui, sacrificando denaro e vita agiata per dedicarsi totalmente alla causa dei più deboli. 

Nei primi giorni di gennaio 2025, Brigitte mantiene la sua promessa e manda a Massimo anche la prefazione del libro, che ora fa parte della seconda edizione italiana del libro  "75 Kg di felicità" e anche della prima edizione francese, insieme alle grandi prefazioni e dediche di Brian May, Bruno Bozzetto e Andreas Hoppe. 

Successivamente Massimo ha deciso, durante l'evento annuale "Riccio Music Day" di domenica 27 aprile 2025, di premiare Brigitte Bardot con la riccia d'oro, un simbolico riconoscimento a personalità del mondo dello spettacolo e della musica che hanno dedicato la loro vita alla protezione degli animali e alla salvaguardia della biodiversità. 

Brigitte viene informata dell'invito all'evento dalla volontaria francese Florence Marchal che è in stretto contatto con il suo agente personale ma, per le sue condizioni di salute e per l'età, non potendo partecipare fisicamente, decide di mandare un messaggio vocale di ringraziamento in italiano, sottolineando l'importanza che il fumetto "75 Kg di felicità" avrebbe avuto per sensibilizzare la collettività sulla tutela dei ricci e la sua grande felicità per aver ottenuto questo riconoscimento - dice infatti per ben tre volte che è très fière (molto orgogliosa) del premio - probabilmente l'ultimo della sua vita:  

"Pronto? Sono Brigitte! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno fatto la BD (bande dessinée - il fumetto) con il riccio, i ricci!! questo piccolo animale che mi piace tanto e che amo molto molto, molto! E allora mi fa piacere sapere che adesso, con questo bande dessinée (fumetto), il mondo sarà meno crudele con i ricci. Mando a tutti quanti un enorme bacio, molti baci con tutto il cuore, e sono très fière (molto orgogliosa) di aver ricevuto un riccio d'oro, che mi fa molto piacere… ringrazio per tutto! Baci, baci, amore, amore… Ciao!"

A maggio 2025, Florence Marchal ritira la riccia d'oro con la targhetta e chiede all'agente di Brigitte se è possibile consegnarle di persona il premio nel mese di giugno ma lei risponde che è molto stanca in quel periodo. A luglio chiede di ricevere il premio a casa perché ci tiene moltissimo ad averlo con sé e così le viene mandato via posta insieme a un'altra copia del libro con una lunga dichiarazione d'affetto da parte di Massimo e una copia degli altri suoi libri "Cuore di riccio" e "Raccontami qualcosa di bello". 

Poco dopo il suo agente informa Massimo del fatto che Brigitte desideri ricevere al più presto 5 copie in francese di "75 Kg di felicità" per farne omaggio ai suoi amici. Anche il guardiano della casa di Brigitte, Eric Gousset, che aveva letto il fumetto proprio a casa della grande attrice e ne era rimasto entusiasta, esprime il desiderio di riceverne una copia per regalarla alla figlia, per la quale avrebbe chiesto poi la dedica di Brigitte Bardot. In questa conversazione, emerge anche un particolare molto commovente: Brigitte aveva messo la statuetta della "riccia d'oro", in bella vista su un mobile del suo salotto. Era davvero molto felice di questo premio!

A fine settembre, la Ninna dedica un post molto affettuoso a Brigitte con un bellissimo disegno di Roberta Morucci per farle gli auguri di buon compleanno per i suoi 91 anni e lei, dopo aver visto il post ne rimane molto colpita e lo definisce "adorable"! Il disegno le verrà anche mandato per posta ed è molto simpatico perché sulla torta vengono deliberatamente invertiti i numeri dei suoi anni trasformando i 91 in… 19. 

L'ultimo messaggio che Massimo, Florence e la Ninna hanno ricevuto dall'agente di Brigitte risale agli inizi di ottobre. Alla loro domanda sulle sue condizioni di salute, apprese dai giornali, è arrivata la conferma del fatto che fosse "molto stanca". 

"Non sappiamo se sia riuscita ancora a leggere i nostri ultimi auguri di Natale, che le abbiamo mandato a dicembre, ma ci piace pensare di sì" – dichiara Massimo Vacchetta – "sono molto addolorato per la sua scomparsa perché lei era un pilastro per la difesa dei diritti degli animali con il suo esempio di sacrificio e dedizione: grazie al suo carisma e alla sua sensibilità aveva dato un contributo significativo nella battaglia contro il maltrattamento e la sofferenza degli animali. Per quanto riguarda il nostro Centro, alla quale si era sinceramente affezionata, posso dire che grazie a lei la nostra missione è stata proiettata sulle pagine dei più importanti giornali d'Europa e anche questo è un esempio di grande generosità: lei era un'anima pura e compassionevole e credo che avessimo tante cose in comune. Il legame che si era creato tra di noi mi ha dato la forza di continuare in un momento per me difficile, di grande stanchezza fisica e emotiva. D'altro canto penso che anche lei si sentisse un po' meno sola dopo aver conosciuto la nostra realtà e sento di farmi testimone del suo messaggio che umilmente porterò avanti nel corso della mia vita".


IL FUMETTO 75 KG DI FELICITÀ 

Nel 2024, a otto anni di distanza dalla pubblicazione del best-seller mondiale "25 grammi di felicità" (Sperling & Kupfer), libro tradotto in 15 lingue che ha consacrato il veterinario Massimo Vacchetta tra i più grandi autori di libri dedicati agli animali della Penisola, è stato pubblicato "75 Kg di felicità", un fumetto che racconta apparentemente la stessa storia, ma in realtà ne capovolge la prospettiva: l'incontro con il piccolo riccio "Ninna", che ha cambiato la vita al veterinario piemontese, viene raccontata infatti non più dal punto di vista dell'autore, ma da quello della riccina di soli 25 grammi. 

L'edizione italiana del fumetto "75 kg di felicità. Come un grande veterinario può salvarti la vita" (Il Pennino, novembre 2024), completamente illustrato dalla mirabile penna dell'artista Roberta Morucci, ha già raggiunto la seconda ristampa ed è stato tradotto in altre 3 lingue (francese, tedesco, inglese). 

Il fumetto, oltre all'illustre prefazione di Brigitte Bardot ha già avuto la benedizione del chitarrista dei Queen, Brian May, grande amante dei ricci e fondatore, in Inghilterra, del Centro di Recupero "The Amazing Grace", che ha inserito la sua dedica tra le pagine del libro, del grande disegnatore Bruno Bozzetto, che ha scritto la prefazione dedicandovi una suo preziosa ed emozionante illustrazione e dell'attore tedesco Andreas Hoppe. 


Storia del Centro Recupero Ricci "La Ninna" e ruolo del cambiamento climatico e delle attività umane sulla sopravvivenza dei ricci 

"Se non faremo nulla per fermare il declino di questa specie, i ricci si estingueranno in meno di 20 anni. Se sono ad un passo dall'estinzione animali così comuni, i prossimi saremo noi, perché siamo - a tutti gli effetti - ad un passo dalla sesta estinzione di massa. Il nostro dovere è proteggerli, perché dalla salute dei ricci dipende anche la nostra sopravvivenza". (Massimo Vacchetta, Medico Veterinario e Presidente del "Centro Ricci La Ninna")

Il Centro Ricci "La Ninna" nasce nel 2014: il dott. Massimo Vacchetta, veterinario esperto in buiatria, che sta attraversando un momento esistenziale complicato, si "innamora" di un piccolo riccio orfano di 25 grammi (salvandolo da una morte quasi certa), mentre lavora nell'ambulatorio di un collega e decide di cambiare vita dedicandosi totalmente a questa specie. 

Nasce così questa realtà che, ad oggi, ospita circa 400 ricci all'anno, alcuni resi disabili dall'attività dell'uomo (investimenti, ferite da decespugliatori e dai tosaerba robotizzati), altri recuperati in condizioni difficili a causa delle conseguenze del cambiamento climatico (impossibilità di andare in letargo, mancanza di prede per l'utilizzo massiccio di prodotti chimici in agricoltura, nei nostri orti e nei giardini). La sua esperienza è stata descritta nel suo primo libro "25 grammi di felicità" 
(Sperling & Kupfer, 2019) best-seller internazionale che è stato già tradotto in 15 lingue, e in altri tre libri: "Cuore di riccio" (Sperling & Kupfer, 2019), "Ninna, il piccolo riccio con un grande cuore" (Piemme, 2019), "Raccontami qualcosa di bello" (Sperling & Kupfer, 2021). Del primo volume pubblicato, sono già stati presi accordi per una sua trasposizione in film d'animazione.

I ricci sono animali considerati sentinella dello stato di salute di un ecosistema, in quanto a stretto contatto con il suolo, territoriali e insettivori. Il rapido declino di questa specie che, nella sua forma attuale, vive sul pianeta da circa 15 milioni di anni è sintomatico del grado di devastazione che la razza umana sta causando al pianeta. I ricci hanno subìto un calo numerico di ben il 70% in Europa, in soli 20 anni. I dati rilevati in Inghilterra sono ancora più impressionanti; secondo una stima fatta dagli anni settanta ad oggi, gli esemplari presenti sul territorio sarebbero scesi da 30 milioni a meno di ottocentomila. Il riccio, alla luce di queste considerazioni, è quindi una specie a serio rischio d'estinzione. 

Per documentare i numeri di questa emergenza, il Centro Ricci "La Ninna" di Novello (Cuneo) ha avviato, nel 2023, una collaborazione con ilDipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino (DSV) per indagare le cause di ricovero e morte dei ricci. In breve tempo, altri cinque atenei in Europa, tra cui uno svizzero e uno olandese, hanno aderito al progetto, mostrando un forte interesse da parte dei ricercatori. 

Il progetto, coordinato dalla professoressa Maria Teresa Capucchio, prenderà in considerazione i ricci ricoverati e deceduti presso il Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) del DSV e quelli del Centro Recupero Ricci "La Ninna" e cercherà di mettere a punto i parametri del profilo metabolico ematico di questi piccoli mammiferi indagando gli agenti infettivi e parassitari che possono essere veicolati e potenzialmente pericolosi per i ricci e l'ambiente. Si cercherà, inoltre, di capire se, a seguito di periodi di ospedalizzazione di almeno 10-15 giorni, i ricci possono sviluppare resistenza agli antibiotici o modificare il proprio microbiota intestinale.

Un totale di 160 ricci è stato sinora incluso nello studio e i dati preliminari considerano i traumi, la debilitazione e le malattie infettive come le principali ragioni di ricovero. L'attività dell'uomo impatta fortemente sulla mortalità dei ricci a causa di investimenti stradali e avvelenamenti da pesticidi. Il cambiamento climatico e la distruzione dell'habitat di questi piccoli mammiferi costituisce un altro importante problema: la mancanza delle prede di cui solitamente si cibano li spinge a nutrirsi di prede inconsuete, spesso ospiti di parassiti potenzialmente letali. 

Il prossimo passo sarà quello di trasformare il Centro Ricci "La Ninna" nel primo ospedale e Centro di Ricerca totalmente dedicato a questi piccoli mammiferi. E questo sarà possibile solo grazie alle donazioni dei privati, oggi supportate anche dalla pubblicazione del nuovo libro a fumetti. 

"Non voglio che i ricci si estinguano, non solo perché li ritengo animali meravigliosi, ma perché temo che il loro destino possa presto diventare il nostro..." conclude Massimo Vacchetta.




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