Anna Laura Longo tra esperienze visive e nuove possibilità di ascolto
Anna Laura Longo è musicista-performer, autrice e artista multidisciplinare dalla produzione ricca ed eterogenea. Esplora attraverso varie indagini e percorsi di ricerca la complessità dell'individuo.
Le sue sono ipotesi stratificate, nelle quali il suono e più ampiamente le indagini musicali si ritrovano in affiancamento o in stretta alleanza con la scrittura, declinata in forme molteplici, anche decisamente sperimentali, con integrazioni ulteriori che vanno in direzione della performance, dell'installazione e dei linguaggi visivi.
Si ritrova in visione in questo periodo, presso la Biblioteca della Fondation Jan Michalski, in Svizzera, una sua opera multimaterica collegata con un'esperienza sonora e performativa, intitolata Matérialisations poétiques. In Italia tale lavoro è presente anche presso la Biblioteca del Castello di Rivoli (Museo d'Arte Contemporanea) e negli archivi della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia.
Per quanto concerne la Biblioteca della Fondation Jan Michalski l'opera Matérialisations poétiques si potrà conoscere nel IV piano dell'edificio, nella sezione VARIA, interamente dedicata alla letteratura sperimentale e alle pratiche artistiche e di scrittura di carattere innovativo. Si ritroveranno in loco anche due raccolte in versi, che danno conto delle peculiarità riguardanti la creazione poetica.
Longo ama definire i suoi lavori come dei veri e propri "dirottatori di pensieri" e mira a creare non soltanto un ampliamento delle conoscenze, ma un sommovimento delle esperienze. Il linguaggio è esteticamente risonoscibile, seppure in continua evoluzione.
Le prassi formali e processuali messe in campo puntano, in definitiva, a generare riflessioni mutevoli sull'essere umano e sulla percezione più in generale. Emerge, nella sua produzione, una particolare energia sotterranea, che si traduce in un flusso di vibrazioni. Queste ultime riescono a produrre un immancabile e affascinante coinvolgimento.
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Anna Laura Longo è attiva anzitutto come strumentista - pianista nella fattispecie - e inoltre come autrice, performer e artista visiva. Propone artisticamente delle "pratiche di degustazione" della realtà e della conoscenza basandosi su ipotesi sensorialmente cangianti. Fa spesso uso di voci e suoni pre-registrati per esplorare il "sentire" ad ampio raggio, muovendosi in direzione del vissuto personale e collettivo. L'interesse per la ricerca sonora si fa strada, dunque, attraverso proficue interferenze di natura gestuale e performativa nonché visiva. Il tutto sfocia in progetti visuali di tipo composito, con approfondimenti peculiari sulla parola (alias parola-suono).
Di seguito alcune delle principali pubblicazioni in volume disponibili: Plasma/ Sottomultipli del tema "Ricordo" (2004), Nuove rapide scosse retiniche (2010), Procedure esfolianti (2011), Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (2016), Viaggio nell'entroterra [Moviment-azioni pianistiche] (2021), Declinazioni del timbro (2023).
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