Federico Poggipollini, chitarrista di alcuni dei più grandi artisti rock italiani (dai Litfiba a Ligabue) e, dal 1998, anche solista, ha tenuto una lezione a sorpresa al Music&Tech Camp di Fondazione Golinelli, che si svolge dal 12 al 16 luglio.
Entusiasmo tra gli alunni e alunne del campo estivo dedicato al rapporto tra musica e tecnologia. Un primo giorno di lezione fuori dall'ordinario quello passato con questo conduttore d'eccezione. Fra suggestioni elettroniche, rese celebri in Italia dal compositore e vincitore di 3 premi Oscar Giorgio Moroder, le sonorità rock di Poggipollini, e lo sguardo rivolto allo spazio, in pieno stile Daft Punk, i partecipanti, tutti tra i 9 e gli 11 anni, hanno composto brevi colonne sonore, andando a musicare spezzoni video ispirati agli ultimi traguardi dell'esplorazione del cosmo (Perseverance, Falcon Heavy, Change 5). Hanno lavorato con strumenti di composizione digitale open source, guidati dal docente e musicologo Leo Izzo, sviluppando varie voci (melodia, ritmo, basso), per poi passare alla manipolazione dei suoni, secondo una logica emozionale coerente con le immagini proposte.
«Insegnare è una grande responsabilità, in quanto si assiste a una scoperta. Per questo ho cercato subito di entrare in sintonia con i ragazzi e di rispettare i loro processi di apprendimento - ha dichiarato Federico Poggipollini. Per me la didattica è una novità, ma avendo due figlie mi è capitato con loro e con le loro amiche o amici di insegnare qualche linea di basso o qualche accordo di chitarra. Nei bambini e nei ragazzi si accende la curiosità della scoperta e la caparbietà nell'apprendere, processi fondamentali nella vita.»
Le produzioni migliori saranno pubblicate prossimamente sul canale YouTube della Fondazione Golinelli. Il Music&Tech Camp è parte delle iniziative di Marino punto Centouno, programma filantropico che celebra il cambio di secolo di Marino Golinelli, fondatore e presidente onorario dell'omonima Fondazione, con attività rivolte alle nuove generazioni e alle loro famiglie.
Photo Credit: Rodolfo Giuliani
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