Zingari fuor di retorica, all'interno di un campo rom. Cena, riti, mogli e speranze divise fra lavoro ed elemosina, povertà e festa. E' un popolo strano, quello Romanì. Se ne sente parlare spesso in campagna elettorale in relazione alle parole "sicurezza", "furti" e "a casa loro". Secondo molti è un popolo che ruba per definizione, oppure chiedono l'elemosina perché "è la loro cultura". Io ci ho parlato, mangiato e ballato. E non ho risparmiato le domande più scomode, cercando innanzitutto di capire. Ho scelto di raccontarvi le difficoltà della vita quotidiana, ma ho scelto di farlo con allegria; e del resto, con così tanti bambini a giro per il campo, sarebbe stato difficile il contrario.
Saverio Tommasi
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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