Di anno in anno aumentano le cifre relative agli acquisti di condizionatori, le uniche armi contro la calura estiva.
Anche nel 2010 l'Italia è stata colpita da un'ondata di caldo che ha fatto impennare le vendite di climatizzatori e, conseguentemente, ha fatto aumentare il consumo energetico. Il mese di luglio, in particolare, ha fatto registrare delle cifre record, con un picco nella giornata del 16, quando il consumo di elettricità ha superato dell'8,8% il dato relativo allo stesso periodo del 2009. Ad un uso così massiccio dei condizionatori non corrisponde però sempre una corretta informazione sulle loro caratteristiche e sulle loro componenti, dai manometri digitali ai raccordi per riscaldamento.
Eppure decidere di acquistare un climatizzatore non equivale a scegliere un televisore o un tostapane, e quando si installa un impianto del genere nella propria casa, nel proprio ufficio o nel proprio negozio, ci sono vari fattori da tenere in considerazione e molte variabili cui bisogna prestare particolare attenzione. Partiamo innanzitutto dai vantaggi che può comportate avere un condizionatore in casa e dagli svantaggi che un uso non appropriato di quest'ultimo può arrecare. Il vantaggio più ovvio dei climatizzatori è la loro capacità di contrastare gli effetti del caldo, altrimenti difficilmente sopportabili, diffondendo nelle stanze un clima piacevole. Il condizionatore, però, non ha solo il compito di raffreddare l'aria, ma anche di rinfrescarla e riscaldarla. É possibile inoltre decidere la velocità e la direzione del flusso, controllare l'umidità dell'aria e purificarla.
Se si vogliono avere tutti questi vantaggi, possiamo dunque decidere di installare un condizionatore. Per procedere all'installazione e montare tutti gli elementi che compongono il climatizzatore in modo corretto, bisogna munirsi non solo di attrezzi comuni, come cacciavite e trapano, ma anche di strumenti specifici, quali i flangiatubi, i tagliatubi, i salvatubi e così via. Quando si installa un climatizzatore, è opportuno ricorrere a degli strumenti antivibranti in gomma, indispensabili per attutire le vibrazioni prodotte dalla macchina.
Per usare al meglio il proprio impianto climatizzatore, prima di istallarlo bisognerebbe calcolare il fabbisogno termico dell'ambiente che vogliamo climatizzare, soprattutto in caso di ambienti molto grandi. Una volta installato il climatizzatore, bisognerà prestare attenzione alla direzione e all'intensità del flusso d'aria. Se il flusso investe direttamente le persone, infatti, o se il flusso è troppo veloce, il climatizzatore avrà più svantaggi che vantaggi, creando un ambiente poco gradevole. Alcuni climatizzatori sono addirittura in grado di rilevare la posizione delle persone all'interno della stanza orientando il flusso d'aria di conseguenza. Anche la temperatura deve essere regolata con una certa oculatezza: solitamente si consiglia di regolare la temperatura tra i 25 e i 27°C, facendo particolare attenzione allo sbalzo termico tra temperatura interna e temperatura esterna, che non dovrebbe mai andare oltre i 5-6 °C. Anche il grado di umidità gioca un ruolo importante (non sono molti i climatizzatori che riescono a riprodurre il grado di umidità ideale, ma si può ricorrere a dei normali umidificatori), come pure la funzione di rinnovo d'aria in ambiente, che permette di avere aria sempre purificata senza dover aprire porte e finestre. Per evitare inconvenienti, è necessario inoltre controllare i filtri. La scarsa pulizia dei filtri può comportare infatti dei disturbi respiratori, oltre che compromettere l'efficienza dell'apparecchio.
Cassetta di scarico, saracinesche, valvole e giunti per acqua sono altri termini con cui bisogna familiarizzare per comprendere il funzionamento del condizionatore e poterlo utilizzare al meglio, sfruttandone solo i vantaggi.
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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