Scappata dalla morsa nazista che nella ex Jugoslavia (suo paese di nascita) le aveva deportato il padre ed oltre trenta familiari, riuscì ad arrivare - con la madre malata ed il fratello più piccolo - nei territori sotto amministrazione italiana ed infine a Bologna, dove collaborò con i partigiani (è infatti socio onorario dell ’ANPI). Dal dopoguerra intraprese la carriera artistica.
Nelle oltre 120 esposizioni personali,
Nominata Artista della Comunità Europea nei primi anni ’80, le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche di tutto il mondo. E’ stata la prima donna ad esporre al Museo di Belle Arti di Osaka (Giappone) e gli Istituti Italiani di Cultura hanno organizzato delle sue mostre presso lo Yad Vashem (il Museo dell’Olocausto di Gerusalemme), ad Atene, ad Amsterdam ed altrove. Ha inoltre rappresentato la cultura della Comunità Ebraica all’incontro privato successivo alla visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma.
Ha avuto scambi artistici e di amicizia con Giorgio De Chirico, Marc Chagall, Salvador Dalì, Corrado Cagli, Emilio Greco, Giacomo Manzù, Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Cesare Zavattini, Franco Ferrarotti, Amerigo Tot, Carlo Levi e tanti altri.
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