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martedì 17 aprile 2012

lista dei candidati – programma Udc Vittuone (Mi)

Mi presento mi chiamo Immacolata Cusmai, sono nata a Milano 42 anni fa e da circa 2 anni vivo in questo paese strategicamente vicino alla grande Milano, ma lontana quanto basta dalla metropoli per godere di quell'aria e di quegli spazi che la mia adorata Milano mai potrà avere. Grandi spazi, un grazioso paese, ma  da un recente sondaggio è emerso che Vittuone è ormai priva di quella coesione sociale che dovrebbe contraddistinguere i piccoli centri e che invece ha assorbito tutti i difetti della periferia odierna. Una periferia priva di vita, dove si mangia, si dorme e si fa la spesa al centro commerciale. 

E basta.

La mia non è una critica è, più semplicemente, consapevolezza che qualcosa nel tempo è sfuggito di mano agli amministratori di questo paese,  sono evidentemente mancate le idee giuste, a volte più importanti dei soldi, è mancata la creatività di un progetto di crescita non solo materiale, ma soprattutto civile, sociale. La consapevolezza, insomma, che un paese migliore è possibile ma che, per realizzarlo occorre tirarsi su le maniche ed impegnarsi in prima persona. Oppure bisogna rinunciare ai propri sogni.

Non voglio rinunciare ai miei sogni e, come me non vogliono rinunciare ai sogni le persone insieme alle quali mi candido per amministrare questo paese. Insieme abbiamo pensato a un progetto, cresciuto incontro dopo incontro, discussione dopo discussione, fino a dare vita ad un  "risorgimento vittuonese".

L'idea del "bene comune" è il filo conduttore del nostra lista, partendo dal basso.

I nostri candidati sono persone con esperienze diverse, età diverse, con competenze diverse, con storie personali che vanno dalla militanza politica all'impegno nel volontariato e nell'imprenditorialità.  Sei donne e quattro uomini, dunque oltre il 50% per una pari opportunità efficace, con a capo insieme alla sottoscritta,  Simona Trifirò, architetto e madre. Come me una donna multitasking, piena di risorse e spirito di sacrificio. A coordinare questo gruppo è  Francesco Nutrito, attivo coordinatore dell'UDC qui a Vittuone che crede fortemente nella parola che si spende trasformandola in fatti concreti. Una lista dunque fatta di persone che hanno lavorato ad un progetto comune non per dividere ulteriormente in porzioni la popolazione di questo paese, ma per proporre qualcosa di credibile realizzato da persone credibili. E su questo progetto siamo disponibili a lavorare con chiunque perché l'obiettivo non sarà rafforzare una fazione, ma lavorare insieme per migliorare il paese, con spirito di servizio e senza arroganza.


Concretamente abbiamo sintetizzato il nostro programma in alcuni punti che abbiamo voluto volgere al positivo, senza mortificare o condannare ciò che è stato fatto nel passato, che toccano aspetti fondamentali della vita del paese.

 

Una casa comunale trasparente e partecipata. Per noi la casa comunale è la casa di tutti, è davvero la casa comune, quella dove ognuno deve sentirsi accolto e protagonista. Accanto alla trasparenza del nostro lavoro noi mettiamo il rispetto delle regole da parte nostra e da parte di tutti i cittadini, perché è nel rispetto delle regole che si rafforza il valore delle libertà individuale e si consolida il tessuto sociale.

 

Una nuova socialità: il paese ha bisogno di vivere, di avere spazi d'incontro, di valorizzare le iniziative e soprattutto di venire incontro ai più deboli, agli ultimi. Perché non esistono cittadini di serie a e di serie b. Pensiamo a politiche che favoriscano l'accoglienza e l'integrazione per rafforzare l'appartenenza alla comunità. In questi ultimi anni abbiamo assistito alla chiusura del C.S. Vittuone Calcio, che vantava una militanza di ben 60 anni di vita e visto piano, piano, una rallentata attività del cinema/teatro Tresartes, teatro che con la dovuta organizzazione, potrebbe diventare motivo di aggregazione sociale, anche incrementando l'afflusso di gente dei paesi limitrofi. Tra l'altro potrebbe ambire a trasformarsi in un'ottima  location per incontri culturali e laboratori teatrali.

 

Sostegno al lavoro. Il lavoro è l'emergenza dei nostri giorni. E' una emergenza per chi il lavoro lo ha perso, è una emergenza per i nostri giovani; per questo dobbiamo difendere con le unghie e con i denti le realtà produttive esistenti ed incentivare le attività artigianali e commerciali.  A Vittuone da qualche anno a questa parte si è scelto di appaltare tutto a conto terzi (poliambulatorio, mense scolastiche imprese di pulizia e manutenzione cimitero. Oltre ad incrementare i costi questo tipo di scelta ha penalizzato l'occupazione locale. Occupazione locale altrettanto segnata dal fatto che buona parte dei piccoli commercianti  sono stati costretti a chiudere contribuendo ad un centro storico sempre più deserto. La costruzione del Centro Commerciale <il destriero> ha decisamente invogliato i cittadini a trascorrere parte del loro tempo libero all'interno di questa struttura, non trovando stimoli alternativi a disposizione. Il lavoro, che è il primo diritto, deve ritrovare assolutamente la sua dignità, anche all'interno di Vittuone.


Cura della viabilità, dei trasporti, della mobilità dei pedoni e dei ciclisti. La viabilità dovrà essere a misura d'uomo, per questo occorre ripensare alla rete stradale. Sono necessari interventi di ristrutturazione e riqualifica della rete in essere, per valorizzare le piazze non adeguatamente attrezzate. Utile sarebbe portare a termine progetti già esistenti, ma mai intrapresi (vd. sottopasso ciclabile più volte auspicato e mai realizzato, per raggiungere il Centro Commerciale Il Destriero da qualsiasi punto del paese, in maniera rapida e sicura. Ad oggi invece  il tragitto da percorrere risulta particolarmente pericoloso. Altro esempio: sottopasso che collega Vittuone ad Arluno (zona ItalSempione) che ogni qual volta piove, si allaga creando grossi disagi per la circolazione.

 

Difesa dell'ambiente. Che paesaggio vogliamo lasciare ai nostri bambini? Quali spazi naturali? Si possono fare interventi nel pieno rispetto delle regole della natura. Si può fare sviluppo senza deturpare, difendere la qualità dei beni naturali, salvaguardando l'ambiente. A tale proposito bisognerà dare una risposta definitiva, con azioni mirate, al problema della Eurogussaphalt, l'azienda a ridosso di Via Madonna del Salvatore,  che da 8 anni disturba la quiete dei residenti e altera l'aria di tutto il paese con odori nauseabondi.

 

Edilizia sostenibile. Per la definizione del nuovo piano di governo territoriale  bisognerà tener conto delle infrastrutture esistenti, realizzare quelle che sebbene previste non sono state realizzate. Le azioni principali che perseguiremo: recuperare il centro storico, allontanare gli impianti produttivi inquinanti, salvare le corti e gli edifici storici.

 

I nuovi poveri: Negli ultimi anni sono aumentati i divorzi. Nel nostro paese sono moltissime le donne che dopo una separazione si ritrovano in condizioni economiche "improvvisamente" precarie, senza una condivisione paritaria di responsabilità, provvedendo spesso totalmente all'educazione, al benessere, alle necessità della propria famiglia. Come del resto sono sempre più numerosi i padri separati costretti alla povertà e che si trovano a dover fare la fila davanti alla mensa della Caritas sia a pranzo che a cena. Maggiormente a rischio tutte quelle donne che vengono lasciate dal compagno dopo una convivenza con figli a carico, magari nemmeno riconosciuti.  I figli di coppie separate vengono quasi sempre domiciliati presso le madri il che significa riversare su un unico genitore il carico emotivo, gestionale e logistico dei figli. Questo partito vuole dare un concreto aiuto alle anomalie sociali che toccano l'ingiustizia e la discriminazione a livello familiare.


Infine alcune parole sulla diversità della nostra lista rispetto alle altre. Quando abbiamo pensato alle differenze ci siamo resi conto che si potevano racchiudere in un breve dialogo tratto dalla fiaba di Barbablu:

"Sai in che cosa siamo diversi, noi due? Per te le chiavi servono a chiudere, per me ad aprire. Per te i palazzi servono ad accumulare, nascondere, separare; per me ad esporre, ospitare, condividere. Tu compri, io non vendo. Per te esistono solo gli affari tuoi, per me il mondo intero è affar mio".

La parte a cui tengo di più del programma elettorale è quella che riguarda la trasparenza e la partecipazione democratica, realizzare un rapporto di scambio continuo tra amministratori e cittadini, una circolazione di idee, suggerimenti, critiche e correzioni.

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