COMUNICATO STAMPA
Costantemente presente sul territorio di Rende, l’attivista del Partito di Fratelli d’Italia Rende, Eugenio Aceto, con manifesto disappunto propone soluzioni concrete.
«Girare nell’area industriale di Rende, che ancora non capisco cosa abbia d’industriale, mette tanta ansia e tanta angoscia. Come si può pensare che ci sia chi possa venire ad investire in un territorio che manca in cose primarie?
Non bisogna sempre battere sulle solite cose: immondizia, illuminazione, e servizi di trasporto, diventeremmo i soliti caproni che seguono la scia degli altri, basta muoversi con le macchine e capire che la situazione è ben più grave partendo da cose basilari, come la messa in sicurezza di alcune strade rischiose per la circolazione dei veicoli, perché se qualcuno decidesse di avventurarsi nell’area industriale, dovrebbe prima imparare a guidare un fuoristrada o peggio ancora dovrà portarsi i braccioli in auto.
È impensabile che ci siano dei corsi d’acqua non segnalati e, peggio ancora, in prossimità di traverse importanti, già segnalate per diverse cadute di auto che si sono ritrovate con ingenti danni, basterebbe un semplice murettino di contenimento come quello classico delle aiuole, alto poco più di venti centimetri, per impedire la caduta delle auto e un’adeguata segnalazione di strada sdrucciolevole, ma invece cosa si fa?
Niente, si pensa solo alla riscossione, quando un’opera del genere come appena specificata, porterebbe alla soluzione di tanti problemi, si potrebbe anche pensare di chiedere alle aziende che si trovano in queste traverse di farsene carico, magari sottraendo la cifra spesa, dalla “leggerissima” tassa sui rifiuti imposta dal nostro Comune. Non sono necessarie grandi opere edilizie o urbanistiche per risolvere alcuni banali problemi, basta solo averne voglia e non rimanere nascosti nel silenzio che ormai è diventato assordante, perché le nostre menti urlano dentro di noi, chiedendo solo una cosa, la rinascita e valorizzazione del merito.
La posizione da cui partirà la nostra linea elettorale, come Fdi, è di una rinascita del territorio, facendo rinascere il ceto medio, quello che ormai sembra defunto.
Basta, infatti, a liste che non vogliono schierarsi dietro ad un simbolo, che utilizzano il nome di lista civica, posizionandosi, invece, apertamente a sinistra, solo per accogliere nomi provenienti dai più strani movimenti e giochi politici, pronti a dichiararsi “contro” a chi li ha fatti diventare importanti. Improvvisamente, sono convinti di poter volare liberi nel cielo azzurro, e invece non si rendono conto che sono ancora chiusi nella loro gabbietta, e sono solo stati esposti al sole, cosa vorrebbero dimostrare? La vita insegna che bisogna aprirsi al dialogo, altrimenti si rischia di ricadere negli errori di sempre.
Basta a squadre composte di giocatori che, in cerca di un partito dove approdare, si dichiarano di un più ampio modo di vedere la politica al punto tale da non definirsi né di destra né di sinistra. Da quando esiste l’uomo, esiste un modo diverso di interpretare le idee del popolo, ragion per cui, siamo aperti al vero dialogo con le forze politiche della nostra area, pronti ad intavolare aperte e democratiche trattative».
Eugenio Aceto
Fratelli d’Italia – An Comitato di Rende