Comunicato Stampa
Salute dei lavoratori e gestione delle emergenze in alta quota
Il 27 aprile a Courmayeur un seminario gratuito si sofferma sulla salute dei lavoratori e sulla gestione delle emergenze in alta quota con riferimento alla costruzione della funivia SkyWay Monte Bianco.
Tra i ghiacci perenni del Monte Bianco è stata vinta una formidabile sfida ingegneristica a 3500 m di altezza. In quattro anni di lavoro è stato possibile, attraverso il lavoro del cantiere delle nuove funivie SkyWay Monte Bianco, collegare Courmayeur a Punta Helbronner a 3.462 metri di altezza.
Sono state montate imponenti gru, sono stati impiegati circa 50 operai che hanno vissuto nel Rifugio Torino (a più di 3.300 metri) e si è lavorato in condizioni estreme in quello che può essere definito il cantiere più alto d'Europa.
Come è stato possibile lavorare a quell'altezza? Quali sono stati i rischi affrontati e gestiti durante il lavoro in cantiere? Quali sono le problematiche da affrontare nei lavori in alta quota per un'adeguata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Per rispondere a queste domande, raccogliere le buone prassi e migliorare la tutela della salute e sicurezza in tutti i cantieri con lavori in alta quota, l'Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha organizzato in collaborazione con il Centro di Formazione AiFOS "Antonella Grange Sicurezza & Ambiente" - il seminario tecnico dal titolo "La sfida per giungere in vetta 2.0. AiFOS Montagna e la Sicurezza in cantiere: salute dei lavoratori e gestione delle emergenze in alta quota nell'esperienza SkyWay Monte Bianco".
Il seminario proseguendo sugli spunti di riflessione emersi nel convegno che si è tenuto ad Aosta nel 2015 si terrà il 27 aprile 2016 a Courmayeur Pavillon du Mont Fréty, affronterà vari aspetti relativi alla sicurezza del lavoro in quota partendo da esperienze reali e presenterà il nuovo modello formativo AiFOS Montagna su cui sta lavorando uno specifico gruppo di professionisti al fine di individuare le migliori soluzioni per affrontare le criticità del lavoro in sicurezza degli ambienti montani.
Il lavoro ad alta quota - svolto ad altitudini pari o superiori a 3000 m sopra il livello del mare - comporta infatti diverse specifiche problematiche per la tutela della salute e sicurezza di un lavoratore. Ogni organismo necessita di un adeguato acclimatamento, di un adattamento alle particolari condizioni ambientali, ad esempio in risposta alla riduzione della pressione parziale di ossigeno che si verifica in proporzione alla riduzione della pressione barometrica.
Inoltre è necessario tener conto che oltre ai vari rischi correlati al lavoro in cantiere, in alta quota ci possono essere fattori di rischio rappresentati, ad esempio, dal particolare grado di impegno fisico necessario, dal dispendio energetico richiesto e dalle patologie caratteristiche dell'alta montagna. Ad esempio il mal di montagna acuto (AMS - Acute Mountain Sickness), l'edema cerebrale (HACE) e l'edema polmonare da alta quota (HAPE), le retinopatie e la cefalea (HAH - High Altitude Headache) e la tosse da alta quota. Patologie che, senza un'adeguata prevenzione, possono avere conseguenze anche gravi sulla salute dei lavoratori e sulla salute di coloro che si recano in alta quota per turismo.
Il convegno "La sfida per giungere in vetta 2.0. AiFOS Montagna e la Sicurezza in cantiere: salute dei lavoratori e gestione delle emergenze in alta quota nell'esperienza SkyWay Monte Bianco", organizzato da AiFOS si terrà dunque il 27 aprile 2016 a Courmayeur Pavillon du Mont Fréty dalle 9,45 alle 12,45 presso la Sala Conferenze Pavillon du Mont Fréty (m.2173) - Funivia SkyWay M. Bianco.
Il programma del seminario:
Ore 09.15 Registrazione dei partecipanti
Ore 09.45 Apertura lavori
Moderatore Antonella Grange, Consulente in materia di Sicurezza sul lavoro, Direttore del Centro di Formazione AiFOS Valle d'Aosta, Responsabile Nazionale Settore AiFOS Montagna
Saluti istituzionali
- Arch. Ivette Clavel, Presidente SkyWay Funivie del Monte Bianco
- P.I. Efisio Porcedda, Vicepresidente AiFOS
- Dott. Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS
- Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Settore AiFOS Costruzioni
Interventi
- Ing. Sergio Ravet, Coordinatore Sicurezza cantiere SKY WAY M. BIANCO
- Giuseppe Gambino, RSPP COGEIS S.P.A.: "Lavoro in alta quota e gestione delle emergenze l'esperienza del cantiere SkyWay M. Bianco per la realizzazione del nuovo impianto"
- Dott. Guido Giardini, Medico Responsabile Centro di Medicina di Montagna - Ospedale Regionale "Umberto Parini" di Aosta e Dott. Giuseppe Taino, Medicina del Lavoro Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia: "Dalla ricerca clinica alla prevenzione: linee guida nazionali sul lavoro in alta quota"
- Ing. Gianni Baldessari, Direttore Area Impianti Turistici Trentino Sviluppo: "Gestione in sicurezza di impianti di alta quota l'esperienza del Trentino".
Dibattito
Ore 12.15 P.I. Efisio Porcedda, Vicepresidente AiFOS e Antonella Grange, Responsabile Nazionale Settore AiFOS Montagna: "Presentazione del Modello formativo AiFOS MONTAGNA".
Ore 12.45 Chiusura dei lavori
Inoltre alle 13.00 si terrà un pranzo al Pavillon du Mont Fréty (è richiesta la prenotazione) e alle 14.30 una visita guidata a Punta Helbronner (m. 3466).
Link per l'iscrizione al convegno:
Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria (dal sito www.aifos.it). I costi del biglietto della funivia e del pranzo sono a carico dei partecipanti.
A tutti i partecipanti al convegno verrà consegnato un Attestato di presenza valido per il rilascio da parte di AiFOS di 3 crediti di aggiornamento Formatori (area 2 - rischi tecnici) e 3 ore per Coordinatore alla Sicurezza.
Per informazioni e iscrizioni:
Direzione AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - convegni@aifos.it
Centro di Formazione AiFOS Valle d'Aosta: GRANGE ANTONELLA, Sicurezza & Ambiente - Centro Direzionale I Prismi, Reg. Borgnalle, 12 - 11100 AOSTA Tel./Fax 0165 35661 - info@grangesicurezzaeambiente.com
17 marzo 2016
Ufficio Stampa di AiFOS